Sarà protagonista del festival da lui ideato in programma a Busalla dall’8 all’11 luglio

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Franco Malerba non è solo il pri­mo astronauta italiano, ma anche il primo nel nostro Paese ad avere ideato e dato vita a un festival dello spazio. Ovviamente a Bu­salla, sua città natale dove, dal 2017, ogni estate si danno ap­puntamento a Villa Borzino esperti di rilievo mondiale capaci di ap­passionare anche il più am­pio pubblico di non addetti ai lavori. Tra conferenze, mostre, os­servazioni del cielo e simulazioni di alcuni dei momenti topici dell’esplorazione spaziale (come quel­la dell’allunaggio, fedelmente riprodotto con un drone-modello in scala del Lem nel 2019) sono pas­sati da Busalla scienziati, in­gegneri, fisici, divulgatori e, naturalmente, astronauti: oltre al “pa­drone di casa” Malerba, anche Paolo Nespoli, Luca Par­mi­tano e Fred Haise, membro del­l’Apollo 13 che nel 2020 ha rivissuto, in videoconferenza dagli Stati Uniti, quella missione passata alla storia per l’incidente che mise a repentaglio la vita dell’intero equipaggio costringendolo ad uno spettacolare e delicatissimo ritorno sulla Terra. Svariati, e di grande interesse, anche i temi al centro della quinta edizione del Fe­stival dello Spazio, in programma a Busalla dall’8 all’11 luglio: si parlerà della recente missione “Perseverance” che ha catturato l’attenzione mondiale con il felice sbarco delle sue sonde su Marte, restituendoci le prime nitide im­magini del “pianeta rosso” e una mole di dati preziosissimi nella prospettiva di una sua futura colonizzazione. E, a proposito di viaggi spaziali, saranno presentati i progetti che vedono Stati Uniti, Eu­ropa e Cina seriamente intenzionati a riportare l’uomo sulla luna già nei prossimi anni. Il tema scientifico guida sarà però “l’acqua e la vita nel cosmo” che ci porterà da Marte ai satelliti di Giove e alle comete. Scopriremo la missione “Hera” ver­so l’asteroide Didymorphos, sperimentando tecniche di sviamento della traiettoria utili a proteggere il nostro pianeta da eventuali collisioni. Tornerà a Busalla Amalia Ercoli Finzi, straordinaria comunicatrice delle imprese spaziali, per parlare del­l’“Acqua perduta” su tanti corpi celesti e parteciperà, per la prima volta in presenza, il fisico sperimentale Ro­berto Battiston, già presidente del­l’Agenzia Spaziale Italiana, con una conversazione originale dal titolo “Le stelle del cinema”: «Il Festival», spiega Battiston, «ci accompagnerà anche nell’affascinante avventura dell’esplorazione umana raccontata dal cinema, attraverso vicende sempre più verosimili: a testimonianza di come, ormai, la realtà tenda addirittura a superare l’immaginazione». Il programma completo sarà presto disponibile sul sito Internet www.festivaldellospazio.com.