Sono incominciati in centro i lavori per allestire un particolare parco-giochi, diffuso in diversi luoghi della città. Busca il primo Comune della provincia di Cuneo ad aver aderito a questo tipo di iniziativa, che nasce dall’attenzione ai bisogni dei bambini e delle famiglie. L’amministrazione ha deciso di utilizzare una parte dei fondi ministeriali destinati all’emergenza Covid, circa ottomila euro, per realizzare il progetto Parchi Giochi Diffuso, proposto dall’azienda piemontese Wow srl.
“Questa scelta – dice il sindaco Marco Gallo – testimonia ancora una volta la nostra attenzione verso i più piccoli e verso le famiglie, che ha nella prossima costruzione del nuovo polo scolastico la sua più importane realizzazione. Fare di Busca sempre di più il luogo ideale dove vivere e far crescere la propria famiglia, all’interno di una comunità accogliente che guarda al futuro, è l’obiettivo che perseguiamo ogni giorno, con piccoli e grandi progetti, tutti il più possibile innovativi, a misura d’uomo e nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni”.
“Il progetto Parco diffuso – spiegano le assessore alla Famiglia e alle Politiche giovanili, Lucia Rosso e Beatrice Aimar che seguono questa iniziativa – è una soluzione innovativa, ideata per garantire ai ragazzi il diritto al gioco nel rispetto delle normative sulla sicurezza anti Covid, un diritto che in questo ultimo triste periodo è stato violato in tutti i suoi spazi, dalla scuola ai luoghi pubblici e privati. La creazione nasce dal gioco tradizionale di strada e non prevede installazione ingombranti, ma colorate linee disegnate a terra, che si fondono con l’ambiente urbano, creando nuovi spazi di gioco, non invasivi, ma che, anzi, riqualificano gli spazi pubblici, identificandosi in qualche modo con essi. Questi giochi sono ideali per rendere più accogliente e vivibile il cortile di una scuola, una piazza, un viale”.
Dove sono i giochi
I giochi saranno sei: uno in piazza della Rossa-via Umberto I, con una installazione dedicata al campanile simbolo della città, uno in via Carletto Michelis nello spazio fra i due edifici scolastici, due saranno in piazza Savoia e due nell’area verde dei Capannoni, in corso Romita.
Tutte le postazioni di gioco sono progettate per permettere ai bambini di giocare a un metro di distanza e senza avere contatto fisico né con gli altri bambini e nemmeno con superfici ad alto rischio: si gioca in piedi e con i piedi, l’attesa e il turno di gioco sono guidati da una segnaletica dedicata. le istruzioni sono disponibili su un QR Code installato a terra.
E’ un parco ad altezza di bambino, dove il gioco può trasformarsi e dove le istruzioni sono in realtà soltanto un consiglio, lasciando spazio anche alla fantasia e alla creatività.
Ma il progetto non finisce con le installazioni, infatti, avrà presto anche una versione in digitale, con una rete turistica e un passaporto ludico, per far vivere alla famiglia il turismo e il patrimonio culturale locale e il Parco di Busca sarà segnalato sull’app Tabui, la famosa applicazione dedicata al turismo di prossimità.
c.s.