Il muraglione di cemento armato di 70 metri, situato nel centro storico di Santa Vittoria d’Alba si trasforma e vive una nuova dimensione attraverso l’arte. Non è una novità per la Fondazione Crc che prosegue il rivoluzionario e sperimentale progetto del “Bando Distruzione”, iniziativa inedita e innovativa dedicata proprio a promuovere il miglioramento del contesto urbano e paesaggistico della provincia di Cuneo attraverso azioni di demolizione, mitigazione ed eliminazione. Dal 2017 a oggi, attraverso il Bando Distruzione la Fondazione Crc ha sostenuto 29 progetti con l’obiettivo di ripristinare la bellezza della provincia di Cuneo. In particolare, sono stati realizzati 14 interventi di demolizione di edifici fatiscenti e abbandonati, 8 interventi di riqualificazione e 7 interventi di arte pubblica.
L’opera, inaugurata da pochi giorni a Santa Vittoria d’Alba è costituita da 60 moduli tridimensionali in rete di alluminio ed è rivestita in tessuto derivato da materiali riciclati, e stampato con tecnologia e inchiostri ecosostenibili.
«Questo progetto, voluto dal presidente Giandomenico Genta ed apprezzato in tutta Italia», ha sottolineato il vicepresidente della Fondazione, Francesco Cappello nel corso dell’inaugurazione, «ci permette di proseguire la nostra missione: ripristinare la bellezza, attivare le comunità, valorizzare il patrimonio paesaggistico e supportare l’arte pubblica».
Soddisfazione anche nelle parole del sindaco di Santa Vittoria d’Alba, Giacomo Badellino: «Un bel progetto che va in direzione della riqualificazione del paese intervenendo su una realtà un pò impattante. Questo “camouflage” intende rendere omaggio anche all’illustre botanico, nostro concittadino».
L’installazione è ispirata dagli studi di Carlo Bertero, nato proprio a Santa Vittoria d’Alba, che nel corso delle sue esplorazioni osserva, raccoglie e cataloga moltissimi licheni, alcuni dei quali prendono il suo nome.
Il lichene è una delle forme di vita più antiche presenti sul pianeta, e le sculture di Hilario Isola ne replicano l’effetto per natura mimetico, creando una sorta d’incrostazione della parete cementizia che ne annulla l’impatto visivo e ne ridefinisce contorni e aspetto.
A quest’opera finanziata grazie al Bando Distruzione della Fondazione Crc con il sostegno dell’azienda del Gruppo Miroglio Sublitex e Sinterama si è aggiunto un altro tassello significativo: la Cappella di San Rocco recentemente restaurata e il giardino circostante, ora nuovamente accessibile. La cappella ospiterà una mostra permanente dedicata all’opera e alla storia del botanico Carlo Bertero, realizzata con la collaborazione dell’Erbario del Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi di Torino.
L’operazione di dedicare la cappella di San Rocco al botanico, esponendo alcune riproduzioni degli erbari e raccontandone l’attività di esploratore e studioso, è finalizzata alla restituzione alla comunità del lavoro dell’illustre concittadino, che oggi più che mai è preziosa testimonianza dei cambiamenti climatici ed ambientali nel nostro territorio.