Nei giorni scorsi è stato inaugurato a Santa Vittoria d’Alba, alla presenza di autorità, associazioni e numerosi cittadini, il restaurato pilone “della Valle”, che si trova in Val di Spinzo, alla sinistra di via Rolfi partendo dalla piazza di Borgo Sant’Antonio.
I nuovi dipinti sono opera del pittore guarenese Dino Pasquero, nell’ottica del service del Lions Club Canale-Roero volto a recuperare i piloni votivi del Roero. Negli anni sono stati effettuati interventi a Castagnito, in frazione San Giuseppe; a Piobesi d’Alba, in via Angeli nel posteggio a fianco del cimitero; due volte a Ceresole d’Alba, in località Cantarelli dei Boschi e poco prima dello stabilimento Gai; a Monticello d’Alba, in via Divisione Alpina Cuneense; a Sommariva Perno, in borgata Trinità e a Santa Vittoria d’Alba, in via Rolfi.
Il socio Lions responsabile del service, Gianni Marocco, ha detto: «I soci del Lions Club Canale-Roero hanno catalogato tutti i piloni presenti nel Roero, circa 300 e tutti gli anni si impegnano a recuperare i più ammalorati, cercando di farli rivivere come segno di un tempo, lasciato dai nostri antenati, che non deve essere perduto. Per il recupero di questi piloni vanno ringraziati molte volte gli abitanti del posto, che prestano gratuitamente la loro opera per la ristrutturazione delle murature, dell’intonaco e la sistemazione del sito di contorno esterno. In questo caso si deve ringraziare Luciano Testa che ha eseguito con una assidua partecipazione una parte dei lavori e sicuramente curerà il mantenimento».
Il sindaco di Santa Vittoria d’Alba, Giacomo Badellino, particolarmente colpito dalla presenza di numerosi concittadini, ha rimarcato il suo apprezzamento profondo nei confronti del «service dei Lions e mi auguro che, quanto prima, tutti questi piloni restaurati siano collegati da un percorso percorribile dai numerosi cicloturisti che frequentano il Roero».
L’autore dell’opera, Dino Pasquero ha aggiunto: «Come già per altri piloni, non ho “copiato” le immagini preesistenti, tra l’altro quasi sempre non riconoscibili, ma le ho reinterpretate secondo il mio stile e la mia visione, pur mantenendo i temi originali».
Il pilone “della Valle” si presenta a base circolare con tre lunette circoscritte e tettuccio conico in lamiera. Nel 1847, un pittore cheraschese, Bartolomeo Bellisio ha consegnato alla comunità questo pilone con tre dipinti, visibili fino a qualche anno fa, che raffiguravano tre scene. Nella prima lunetta è rappresentata la “deposizione della croce” con la Madonna e San Giovanni Evangelista che sostengono Gesù crocifisso, nella seconda si riconosce “l’annuncio” dell’angelo a San Giuseppe con il quale gli comunica che diventerà il padre di Gesù, mentre la terza lunetta raffigura San Pietro d’Alcantara che dalla Spagna arriva a Roma per chiedere il permesso al Papa di fondare gli “Scalzi”, ramo della famiglia Francescana.
Notizie d’archivio, raccolte negli anni 1840 dal sacerdote Domenico Fornarese, lo danno ricostruito “con tre facce tonde quando in prima ne erano quattro”. Da una vecchia mappa del 1746, inoltre, emergono tracce dell’esistenza di una struttura precedente dove compare in loco, una piccola costruzione denominata pilone d’Arduino. Sempre nello stesso documento viene riportato che “una mano malefica, forse in odio del parroco, sconciò particolarmente il Christo”.
Articolo a cura di Elio Stona