E’ arrivato a Cuneo poco prima delle 10,30 Matteo Salvini, proveniente da Mondovì e dopo aver fatto tappa anche a Roata Canale. Maglietta bianca, look come al solito molto sportivo e informale, il segretario della Lega Nord si è concesso alle numerose foto con i sostenitori, prima di prendere posto nella Sala Mostre del Palazzo della Provincia, gremita in ogni posto.
Introdotti dal segretario provinciale della Lega Nord Giorgio Bergesio, prima di Salvini hanno preso la parola il segretario del Piemonte Riccardo Molinari (“Questo voto va oltre la dimensione locale, è importante per uscire rinforzati in vista del prossimo appuntamento elettorale, quello delle politiche”) e il candidato sindaco Beppe Menardi: “Se guardo questa sala, dico che abbiamo già vinto – ha esordito l’ex primo cittadino -: portare tutta questa gente a Cuneo di mercoledì mattina, penso che sia una cosa straordinaria. Ringrazio Salvini, che ha grande energia, è bravo e per la nostra coalizione è un punto di riferimento. Perché la Lega è permanente, ha il merito di tenere la posizione. Come sulla questione immigrati: noi non abbiamo niente contro di loro, ma non possiamo pagare gli errori fatti in Europa. Spero che i cittadini comprendano questo messaggio: la progettualità di Cuneo deve ripartire e lo può fare solo con noi, non ci sono alternative”.
Quindi è toccato a Matteo Salvini, che ha esordito lanciando uno slogan: “Adotta un cuneese al giorno: sì, perché nelle prossime settimane dovete andare a parlare con i vostri concittadini che non vogliono andare a votare. Quelli che pensano che tanto non cambia niente, che sono tutti uguali, dovete convincerli che cambiare si può. Perché a Mondovì e a Savigliano si vince, mentre a Cuneo c’è un sistema di potere e di gestione dei posti di lavoro per cui a volte non sembra di essere in Piemonte: dipende da voi, io voglio vincere perché questo non è solo un voto locale. Io ci sto mettendo l’anima, voi convincete i vostri concittadini sul fatto che quello che sembra impossibile può diventare possibile”.
Il segretario della Lega Nord ha poi parlato di immigrazione, facendo riferimento alla visita a Roata Canale: “Ho voluto ringraziare quei papà e quelle mamme che hanno dimostrato che, scendendo in piazza, cambiare si può. L’accoglienza di gente che scappa dalla guerra è giusta, ma io ne vedo pochi che scappano dalla guerra. Ci sono tante cose da sistemare: i confini da controllare, le banche del territorio da difendere, le tasse. Per quel che riguarda la legge elettorale, che decidano quello che vogliono, basta che facciamo votare gli italiani”.
Gabriele Destefanis