Confindustria Cuneo: quattro libri fotografano l’imprenditoria della Granda

Pubblicati da Nino Aragno, saranno presentati oggi 2 luglio alle 18 al “Pala Alba Capitale”

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Quello previsto per le 18 di oggi 2 luglio al “Pala Alba Capitale” di piazza San Paolo è uno dei piatti forti del programma di Alba Capitale della Cultura d’impresa 2021.

Parliamo della presentazione dei quattro volumi dedicati all’economia della provincia di Cuneo pubblicati da Nino Aragno Editore: una quadrilogia destinata a restare fra le pietre miliari dell’editoria della Granda, perché fotografa il quadro di una realtà sociale, economica e imprenditoriale che ha pochi eguali.

Ne ha talmente pochi che il principale storico italiano dei nostri giorni, Valerio Castronovo, avendo studiando sistematicamente le caratteristiche dei grandi distretti economici europei, colloca Cuneo fra i primissimi della classifica continentale.

Con l’editore parteciperanno all’incontro Giovanni Quaglia, Sergio Soave, Giuseppe Tardivo, Adriana Castagnoli, Francesca Serravalle, Gabriele Santoro e Alberto Ferraris. Sarà ospite anche il giovanissimo braidese Enrico Conforto, nominato Alfiere del lavoro dal capo dello Stato, Sergio Mattarella.

A coordinare gli interventi sarà Massimo Mathis, direttore delle pagine provinciali cuneesi de “La Stampa”.

Nei quattro volumi freschi di stampa si fotografa il sistema economico e imprenditoriale di questa provincia, offrendo ai lettori e anche agli studiosi un fermo immagine di rara completezza e di estremo interesse.

Anna Castagnoli analizza “Il sistema imprenditoriale cuneese-Familismo morale ed etica del capitalismo diffuso”; Francesca Serravalle e Giuseppe Tardivo sono gli autori di “Agrifood e innovazione: un binomio vincente-Casi e best practices”; “Il ruolo determinante del settore agroalimentare nel processo di sviluppo del Cuneese-Storia, evoluzione e potenziali sviluppi innovativi” è frutto dell’elaborazione e della scrittura di Gabriele Santoro e di Alberto Ferraris; infine Sergio Soave ha coordinato la raccolta e la stesura delle “Storie di imprenditori cuneesi”, una serie di case history redatte da lui stesso e da numerosi giornalisti della Granda per portare alla ribalta anche il lato umano di alcuni dei protagonisti di un sistema virtuoso che, agli occhi di chi se ne intende come appunto Castronovo, potrebbe essere accostato a quello della Baviera, senza il timore di sfigurare.

Quella di Nino Aragno in campo editoriale è senza dubbio un’opera di altissimo livello, come conferma la medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte conferitagli nel 2013 dal presidente Giorgio Napolitano, con la seguente motivazione: «Per l’originale e meritoria opera editoriale volta al recupero di testi fondamentali, spesso accessibili con difficoltà, della cultura umanistica italiana ed europea, oltre che per la valorizzazione della cultura contemporanea italiana».

I quattro volumi presentati in occasione di Alba Capitale della Cultura d’Impresa 2021 ne rafforzano i meriti in àmbito locale, e questo è molto importante per Aragno, il quale da sempre ama il territorio che gli ha dato i natali e in cui ha messo alla prova, con ottimi esiti, le proprie doti di imprenditore non solo in campo culturale. In quest’ultimo, in particolare, ha agito e agisce da autentico mecenate.

c.s.