Nei giorni scorsi i militari della Compagnia Guardia di Finanza di Biella, nel corso di un servizio volto al controllo economico del territorio, notavano in un comune limitrofo al capoluogo laniero, una persona con diversi borsoni al seguito, intenta ad esercitare la vendita “porta a porta” di articoli vari.
Gli operanti procedevano all’identificazione del soggetto, un cittadino extracomunitario in possesso di regolare permesso di soggiorno e titolare di una ditta individuale per il commercio ambulante.
Da una prima analisi della merce non emergevano irregolarità ma, approfondendo il controllo, i Finanzieri notavano subito che le borsette da donna contenute all’interno dei borsoni erano troppo pesanti per essere vuote.
Al loro interno erano, infatti, occultate maglie e piumini recanti noti brand che, per fattura, confezionamento e prezzo praticato lasciavano pochi dubbi sul fatto che fossero contraffatti.
La merce è stata pertanto sequestrata e per il commerciante è scattata la denuncia a piede libero per “vendita di prodotti recanti marchi contraffatti” e, non avendo dimostrato la provenienza lecita della merce, per “ricettazione”. (Art. 474 e 648 C.P.) Vale la pena ricordare che la contraffazione ed il commercio di prodotti non genuini nonché la violazione del diritto d’autore danneggiano il mercato, sottraggono opportunità e lavoro alle imprese che rispettano le regole mettendo in pericolo la salute dei consumatori che, con l’acquisto di merce contraffatta, oltre che vedersi confiscato il bene alterato, sono anche soggetti ad una sanzione amministrativa. Sono in corso indagini al fine di verificare la provenienza ed i canali di approvvigionamento della merce illegale.