Rinasce l’organo del Duomo di Fossano

Dopo il restauro della Cattedrale, ora tocca al prezioso strumento tardo settecentesco

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Dopo anni di studio e programmazione, nel lungo e articolato progetto di restauro della Cattedrale di Fossano, che ha toccato più recentemente le coperture, gli affreschi e le vetrate, è ora il turno dell’organo settecentesco.
L’organo è di epoca tardo settecentesca e fu realizzato dalla celebre ditta organaria Serassi di Bergamo. Ha subito, negli anni, diversi rimaneggiamenti ma, delle 3.282 canne attuali, alcune sono ancora quelle originali. Lo strumento dispone di una ricca paletta timbrica con circa quarantacinque registri reali. Ogni registro corrisponde a una fila di canne e a un suono specifico (ci sono registri della famiglia dei principali e ripieni, dei flauti, delle viole e infine i registri ad ancia).
Il presidente della Fon­dazione Cassa di risparmio di Fossano, Gianfranco Mon­dino osserva: «La Cattedrale di Fossano e la sede della Fondazione Cassa di Rispar­mio di Fossano distano pochi metri, ma ciò che le unisce risale a oltre quattrocento anni fa quando la generosità dei fossanesi con cospicue donazioni consentì, nel 1591, la erezione del Monte di Pietà di cui la Fondazione è la prosecuzione e l’anno successivo 1592 la costituzione della Diocesi di Fossano. Alla Diocesi corrisponde la Cattedrale che la generosità dei fossanesi ha permesso ampia (è di dimensioni maggiori di quelle di Torino e di Cuneo) e ben decorata ed affrescata, dotata fra l’altro di un organo di notevoli dimensioni per il quale il trascorrere del tempo ha reso necessario provvedere a un importante generale restauro». «La Fondazione Crf nel tempo ha realizzato significativi interventi  prosegue Mondino, «tra cui si ricordano i principali: sagrato, facciata, impianto di illuminazione, tetti, affreschi, consolidamento del campanile e, considerato che la Fondazione è Ente privato, autonomo, nella sostanza di proprietà delle popolazioni locali queste contribuiscono indirettamente con la loro generosità ai lavori di restauro. Generosità che contraddistingue anche l’operato della Consulta per la valorizzazione dei beni artistici e culturali di Fossano costituita da moderni mecenati (aziende fossanesi e fondazioni bancarie) di cui esistono solo altri tre esempi in Italia. I congrui contributi messi a disposizione da Diocesi di Fossano, Fon­dazione Crf, Consulta ed in attesa di delibera la Fondazione Crt che, negli anni passati, ha già sostenuto i lavori della Cattedrale con rilevanti risorse finanziarie su interessamento di Gio­vanni Quaglia, forniscono i mezzi finanziari (pari a complessivi 350.000 euro) anche per il restauro dell’organo i cui suoni possano proseguire ad accompagnare degnamente le funzioni religiose e, confidiamo, essere valido strumento per concerti di musica organistica e di manifestazioni musicali effettuate in collaborazione con la Fondazione Fossano Musi­ca».
Il presidente della Consulta Luca Caramelli aggiunge: «L’idea di finanziare il restauro del prezioso organo della Cattedrale cittadina è nata dalla naturale prosecuzione dell’intervento già finanziato dalla Consulta congiuntamente alla Fondazione Cassa di Risparmio di Fossano di restauro dei tetti conclusosi recentemente. L’indubbio valore artistico del bene ed il suo precario stato di conservazione hanno indotto i soci della Consulta ad intervenire prontamente e convintamente. Ringrazio pertanto tutte le aziende socie che, in questi ventisette anni di attività, hanno permesso la realizzazione di importanti progetti a vantaggio del territorio fossanese e di chi vuole goderne la bellezza».
Il progetto sarà seguito e coordinato dall’organista titolare Riccardo Adamo.
Del restauro si occuperà la ditta Zanin di Udine che smonterà le varie parti dell’organo per eseguire i necessari lavori presso i propri laboratori friulani, suddividendo il progetto in più lotti per i prossimi due anni e consentendo di non interrompere il suo utilizzo nelle celebrazioni.