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Qua la zampa. Confrontando il menù

Analizzando le necessità alimentari degli animali domestici emerge come sia opportuno assicurare loro cibo capace di accrescere il loro benessere e la loro qualità di vita. In questo senso può risultare determinante consultare un medico veterinario in modo da ottenere i consigli più appropriati

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L’alimentazione del cane e del gatto è una parte fondamentale della quotidianità dei nostri amici a quattro zampe. Attraverso il cibo, infatti, non solo si acquisiscono gli elementi essenziali per avere l’energia necessaria per affrontare la giornata, ma anche per mantenere un buono stato di salute dell’animale; è essenziale quindi che l’alimentazione dei nostri animali domestici si basi su regole precise e segua una dieta a base di cibi naturali sani e genuini, evitando il “fai da te”.
Partiamo dal presupposto che la dieta di cani e gatti è diversa da quella degli esseri umani.
In commercio ci sono molti alimenti sia per cani che per gatti definiti “completi”, cioè in grado di fornire tutti i nutrienti necessari ed essenziali per mantenere il corretto stato di salute degli animali da compagnia. Sono proprio questi nutrienti specifici che differenziano l’alimentazione del cane da quella del gatto. Spesso si è portati a pensare che i gatti preferiscano un’alimentazione esclusivamente a base di carne o pesce poiché a differenza dei canidi, che vengono definiti onnivori per la loro fisiologia digestiva, i felidi continuano ad essere descritti come carnivori stretti. In realtà, i fabbisogni nutrizionali essenziali dei nostri gatti non sono solo legati all’aumentato fabbisogno proteico, ma anche all’apporto di grassi che può essere quasi il doppio rispetto al fabbisogno minimo del cane adulto.
Nel caso specifico degli acidi grassi essenziali, l’acido arachidonico, fondamentale nel rafforzamento del tono muscolare e nella riparazione dei tessuti danneggiati, nel cane non rappresenta un nutriente essenziale, ad eccezione delle prime fasi di accrescimento dei cuccioli. I gatti, invece, possiedono una scarsa attività degli enzimi necessari per sintetizzarlo da altri componenti del grasso; quindi è essenziale la sua presenza negli alimenti; gli oli vegetali non ne contengono, mentre l’olio di pesce ne è la principale fonte. La carenza di acido arachidonico richiede molto tempo per evidenziare conseguenze negative quali: desquamazione, perdita di pelo, manto opaco e secco.
I gatti necessitano anche di quote specifiche di taurina, amminoacido che regola i battiti del cuore e previene un’eccessiva attività dei neuroni, importante nel processo visivo; è un amminoacido per loro essenziale e deve essere integrato in modo corretto con una dieta equilibrata in quanto non sono in grado sintetizzarlo. Una carenza prolungata di taurina può determinare una lenta degenerazione della retina dell’occhio con conseguenti problemi di vista. Il latte e derivati e le materie prime di origine vegetale ne sono carenti, mentre le proteine di origine animale ne rappresentano un’ottima fonte.
Anche i micronutrienti come le vitamine A, D, E, complesso B e i minerali zinco, iodio, ferro e magnesio sono diversi nel fabbisogno specifico di cani e gatti.
Questi micronutrienti possono essere apportati come additivi nutrizionali oppure attraverso l’assunzione di cibi, che ne sono naturalmente ricchi. Ad esempio, le carote, ottima fonte di vitamina A nell’alimentazione umana, non lo sono altrettanto nella nutrizione del gatto; pertanto è necessario integrare con alimenti che nel caso specifico viene fornito dal fegato. Come abbiamo cercato di spiegare non possiamo replicare l’alimentazione umana sui nostri amici a quattro zampe, perché i nutrienti essenziali sono reperibili con modalità diverse tra le specie; diventano essenziali pertanto il confronto e il consiglio dei medici veterinari e una giusta integrazione con alimenti formulati per fornire un apporto completo ed equilibrato per il loro benessere e la loro salute.

Emilio Bosio ed Elena Pagani, Ordine dei Medici Veterinari di Cuneo

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