La notte di terrore in Piazza San Carlo. Un cuneese: “Urlavano: “Arrivano, arrivano!” e correvamo” (FOTOGALLERY)

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Una notte da incubo, in un giorno di festa. Questa è stata per Torino e per tutto il Piemonte la serata di ieri sera, con una piazza San Carlo trasformatasi in inferno attorno al 70′ della partita Juventus-Real Madrid, che migliaia di persone stavano seguendo davanti ad un maxischermo.

 

A scatenare il tutto, il boato di una ringhiera crollata, scambiato per degli spari, con la folla spaventata che si accalcava per scappare. Bilancio devastante: 1400 feriti, otto persone in codice rosso.

 

Ezio Colombano, di Villafalletto, era lì: “Al 70′ c’è stato un rumore, poi la gente che correva e noi con loro, senza capire il perchè. Sentivamo urla che dicevano: “arrivano, arrivano!” e quindi eravamo certi che fosse un attentato. Non dimenticherò mai il volto di un bambino che mi diceva di aver perso i suoi genitori. La paura più grande”.

 

Un popolo alla follia, che scappava per centinaia di metri. Alcuni ragazzi cuneesi erano in un bar a quasi un chilometro di distanza e, vedendo la folla, hanno iniziato a correre con questa, rifugiandosi nelle abitazioni di San Salvario. 

 

Per chi, come noi, invece, è passato lì poco dopo, è sembrato un campo di battaglia. Strisce di sangue per chilometri, cocci di vetro ovunque, centinaia di scarpe, tra cui quelle di moltissimi bambini. E poi le sciarpe bianconere, macchiate del sangue della follia. Immagini difficili da dimenticare.

 

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