Rabbia e dolore, per un gesto efferato quanto sciocco: le cui conseguenze vanno a toccare un gruppo i cui componenti, da sempre, dedica molto tempo al prossimo. Ma non solo: l’atto di vandalismo indirizzato alla vettura di proprietà dell’associazione “Viva i Nonni!”, ossia i Nonni Vigili operanti da anni sul territorio canalese, è uno sfregio per l’intera collettività.
E’ successo poche sere fa, presso il Mercato Ortofrutticolo del Roero, ove abitualmente è parcheggiato il veicolo: una Citroen C3, di costruzione relativamente datata, ma sempre tenuta in perfetta efficacia dai volontari. Era stata acquistata alcuni anni fa, sulla spinta dell’indimenticato presidente e fondatore Antonino Murru, e del Direttivo attualmente guidato da Tommaso Ferrero, con attività di autofinanziamento, oltre che con il contributo del Comune e del Centro Servizi per il Volontariato.
E serviva (serve, e servirà: questo fatto non fermerà il corso delle cose, con un po’ di fiducia) a supporto delle tante iniziative condotte dai “gilet gialli” canalesi: attività come la vigilanza degli alunni all’entrata e all’uscita dalle scuole a supporto della polizia municipale, il controllo dei parchi pubblici, la consegna dei farmaci a domicilio, l’aiuto logistico alle manifestazioni locali, la stessa consegna del notiziario civico che si sta svolgendo proprio in questi giorni. Centinaia ore di servizio all’anno, per un gruppo sempre aperto a tutti: e che merita tanti “grazie” invece che atti vandalici densi di vigliaccheria e di stupidità, come quello occorso a questa auto i cui vetri sono stati sfondati a colpi di sbarra da mani ignobili.
E’ un momento difficile, tra l’altro, sotto questo aspetto: in una capitale del pesco che cerca vitalità pur con le difficoltà date dall’emergenza sanitaria, ma in cui gli atti efferati -basta fare un giro sui social networks a gittata locale, per rendersene conto- sono frequenti, specie alle auto in sosta.
I “Nonni” dicono: «Noi, questa auto, la usiamo per i servizi di volontariato e vorremmo condannare questo sgarbo, oltre che portarlo a conoscenza della popolazione. Interpelliamo chi fosse a conoscenza di notizie utili affinché si possano rintracciare i responsabili, comunicandolo ai Carabinieri e ai vigili urbani. Ringraziamo in anticipo per la collaborazione».
C’è da augurarsi che questo appello trovi riscontri, e anche prese di coscienza di un certo grado di criticità sociale: in una cittadina che non merita sfregi a chi si spende per gli altri, per la comunità intera.
Paolo Destefanis