Evoluzione dal cuore green

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Gullino da anni è impegnata attivamente in un processo di riduzione del proprio impatto ambientale sul territorio e lo fa sia preservando le emissioni dannose in atmosfera coltivando la propria frutta con metodi green. Il motivo è semplice e lo spiega bene Carola Gullino, amministratrice delegata dell’azienda insieme a suo fratello Giovanni: «La terra ci ha donato tutto. Il lavoro che abbiamo scelto di svolgere, i frutti che coltiviamo e portiamo sulle tavole delle persone, i sogni che ci animano sono tutti una ricompensa della terra che lavoriamo ogni giorno; per questo non potremmo non rispettarla con tecniche di produzione all’avanguardia ma sostenibili».
L’azienda Gullino, infatti, opera da protagonista nel mercato dell’ortofrutta biologica perché ha scelto di aderire a pieno ai 4 principi dell’agricoltura biologica: benessere, ecologia, equità e precauzione.
In Piemonte e nel Lazio, in terre generose e fertili, Gullino produce kiwi, mele, mirtilli e pesche biologiche seguendo pedissequamente tutti i passaggi del disciplinare. Dalla coltivazione alla lavorazione, la frutta bio viene trattata esclusivamente con sostanze di origine naturale e minerale escludendo rigorosamente l’uso di fertilizzanti, fitofarmaci, diserbanti, prodotti medicinali e conservanti chimici di sintesi. Grazie a questo investimento nel biologico dal 2019 i frutti Gullino vengono distribuiti dalla filiera Almaverde Bio, una società consortile che associa 10 imprese dell’agroalimentare italiano con una comprovata esperienza nel settore biologico. Oltre alle produzioni biologiche Gullino preserva le proprie mele anche con la tecnica del residuo zero, sospendendo i trattamenti chimici sulle piante molto prima della raccolta in modo tale che sulle mele che arrivano a tavola non vi sia, appunto, nessun residuo.
L’azienda garantisce, tramite il proprio sistema di qualità, una totale tracciabilità delle materie prime e un attento controllo qualità all’ingresso e all’uscita dei propri magazzini di condizionamento. Il rapporto con i produttori prevede frequenti visite sul campo, per trasmettere agli agricoltori tutte le informazioni e le competenze necessarie per uniformare prodotti e servizi alle più diversificate richieste dei clienti e ai più alti standard qualitativi che il comparto biologico richiede. Non è solo con i metodi di coltivazione che Gullino è diventata una grande impresa ortofrutticola sostenibile, ma anche grazie a delle precise scelte che hanno dotato l’azienda di impianti fotovoltaici. Nel corso del 2011, infatti, ne sono entrati in funzione 5 grazie ai quali le strutture dell’azienda produrranno circa 1.8 MWh all’anno di energia pulita, in grado di soddisfare il 30% del fabbisogno complessivo. Gli impianti installati, con una potenza complessiva di 1.4 MWp, permetteranno di limitare le immissioni in atmosfera di CO2, SO2 e NOX con un notevole risparmio dei prelievi dalla rete nazionale e conseguenti benefici per l’ambiente. L’energia pulita così generata viene utilizzata per confezionare i prodotti che andranno sul mercato e raggiungeranno la tavola delle persone. Il fotovoltaico è la scelta aziendale d’elezione anche nelle campagne, dove le pompe di irrigazione vengono attivate grazie ai pannelli.
Gullino, inoltre, ha completamente rimosso l’amianto dai propri capannoni aziendali, riutilizza l’acqua che raffredda le celle refrigeranti e raccoglie anche acqua piovana.
E a proposito di biologico, Gullino questo mese propone la realizzazione di una maschera per il viso fresca ed estiva, realizzata semplicemente in casa con la pesca biologica.

Articolo a cura di Vittoria Giacosa