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«I ragazzi sanno farsi affascinare dalle storie»

Luca Casetta di Vezza d’Alba ha da poco pubblicato il suo primo romanzo, frutto di un lavoro di scrittura pressoché quotidiano che alterna ai turni da operaio

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C’è qualcosa nello scrivere libri per ra­gazzi che lo avvicina al lavoro dei maestri di scuola elementare. Come i maestri, infatti, gli scrittori han­no una grande responsabilità, perché sono chiamati a interagire con individui particolarmente recettivi e dal primo effetto che le storie raccontate e le materie insegnate hanno sui bambini dipenderà molto del loro futuro di lettori e di studenti. Ma, in fin dei conti, anche di esseri umani, perché lettura e scuola sono esperienze che contribuiscono a formare il proprio universo di valori.

Scrivere libri per ragazzi, poi, richiede un ulteriore sforzo di avvicinamento al loro mon­do. Per questo chi si dedica a tale attività deve aver conservato un po’ del proprio spirito bambino, o perlomeno, occorre che sia in grado di riscoprirlo.
È questo il piccolo grande segreto che si coglie dalle parole di Luca Casetta, 25en­ne di Vezza d’Alba che a maggio ha pubblicato il suo primo libro per ragazzi, “Il principe e il leone”, edito da “All Around”. Il romanzo racconta del giovane Ilani, destinato a diventare il prossimo Re d’Assiria, padrone del più grande impero dell’antica Mesopotamia. Lui, però, non vuole essere il Re spietato che desidera suo padre. Il monarca, infatti, ama dimostrare la sua potenza durante la cerimonia della caccia reale ai leoni. Proprio l’incontro con questi animali cambierà la vita di Ilani, che si impegnerà a salvare un leoncino, chiamato poi Mac­chia, e donargli la libertà.
Con lo scrittore albese proviamo ad andare oltre la trama del suo primo libro.

Luca, cosa le piace della letteratura per ragazzi?
«Amo leggere da sempre; da più piccolo mi lasciavo affascinare dai racconti di epica per bambini; poi, crescendo, mi sono appassionato anche alla scrittura, che coltivo co­me hobby. Scrivere per i ragazzi mi piace perché in lo­ro intravedo del potenziale che non si conserva uguale negli adulti. Sono in grado di farsi affascinare dalle storie in un modo tutto loro, di lasciarsi plasmare dal racconto e poi hanno il potere di cambiare davvero l’ambiente che li circonda».

Com’è arrivato a pubblicare il suo primo romanzo?

«Ho saputo che la casa editrice “All Around” era interessata a pubblicare un libro della collana per ragazzi e ho illustrato loro la mia idea; sono rimasti colpiti positivamente e ho iniziato a lavorare alla storia».

Quanto tempo dedica alla scrittura?

«Bisogna dedicarle tanto tem­po e in modo costante. Vale anche per chi, come me, lo considera un hobby. Io faccio l’operaio e ogni giorno cerco di ritagliarmi tempo per scrivere; e poi è un continuo leggere, guardare la tv, cartoni animati e tutto ciò che concerne il mondo dei ragazzi, per essere sempre aggiornato. Per quanto riguarda il mio libro, tra il mettere a punto l’idea, la ricerca delle informazioni e la stesura del testo, ho impiegato circa un anno e mezzo».

Più si cresce e meno è facile cimentarsi nella letteratura per ragazzi. O no?

«È difficile nel senso che devi riscoprire la “parte bambina” in te, quella più avventurosa, alla continua ricerca di esperienze per crescere, fatta di piccole e grandi ribellioni. Devi ritrovare quello spirito e poi veicolare il messaggio che vuoi far passare usando i mezzi che hai a disposizione. Io, per esempio, prediligo scrivere romanzi storici e nei miei libri cerco di mostrare che, pur se all’interno di contesti diversi, i ragazzi di ieri provavano sentimenti analoghi a quelli di oggi; amo mostrare la quotidianità di quei tempi passati. Cerco anche di trasmettere l’amore per la natura e il rispetto per gli animali».

Uno come lei, che scrive per hobby ma con tanta dedizione, cosa si aspetta dalla letteratura per ragazzi?
«Scrivo perché mi piace; è una mia passione. Ritengo che sia giusto farlo senza pensare troppo all’obiettivo. Poi cer­to, nella vita uno deve sempre inseguire i propri sogni».

Quindi non punta a essere la prossima J. K. Rowling…
«L’autrice della saga di Harry Potter è il classico esempio di come la perseveranza vinca, ma vincere non vuol dire sempre vendere milioni di libri…».

Sono previste presentazioni di “Il principe e il leone”?
«Domenica 12 settembre alle 15 sarò a Mondovì per il Festival Illustrada, mentre lunedì 13 settembre alle 21 farò una presentazione online con la libreria Marameo di Alba, dove, sabato 18 settembre dalle 17,30, sarò a disposizione per il “firmacopie”»

BaNNER
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