“Errare è umano?” Un festival per capirlo

Ad Alba “Intonando” organizza una serie di eventi con interventi di tanti ospiti illustri e qualificati

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L’associazione In­tonando si presenta quest’anno al­l’or­mai consueto appuntamento autunnale con una sezione appositamente de­dicata al Festival culturale, strutturata con il prezioso apporto dei suoi giovani esponenti.
“Profondo Umano Festival” nasce con il sostegno del Comune di Alba, della Diocesi di Alba e di Banca d’Alba come un contenitore di ogni emozione, pensiero, parola e azione che strutturano e permeano l’uomo, rendendo ciascuno di noi unico e al tempo stesso profondamente affine a ogni altro, in ogni tempo e in ogni luogo del nostro esistere.
La prima edizione di “Profondo Umano Festival” si terrà ad Alba dal 18 al 30 settembre con il titolo “Errare è umano?”.
Verrà trattato il tema dell’errore e dell’errare, con riferimento ad alcuni dei molteplici ambiti con l’aiuto di ospiti illustri. Presso il teatro sociale di Alba, per gli incontri a tema (biglietto a 7 eu­ro), interverranno: Vito Mancuso (sabato 18 settembre alle 18, “Errare è pec­ca­re?”), Antonietta Poten­te (martedì 21 settembre alle 21, “Errore di si­ste­ma”), Enzo Bianchi (martedì 28 settembre alle 21, “Sbagliare, imitando Cri­sto”) ed Elena Cattaneo (giovedì 30 settembre alle 21, “So di non sapere”) per gli incontri a tema. Sabato 25 settembre presso il Santuario Natività di Maria Santissima di Mussotto alle 18 lo psicoterapeuta Lu­ciano Fico condurrà il laboratorio teatrale interattivo dall’accattivante titolo “Tutti pazzi per la vita. Serata fuori posto per sguardi eccentrici e cuori erranti…” mentre domenica 19 settembre alle 16 si terrà la camminata letteraria condotta dall’attrice Roberta Fornier, dal titolo “Il sentiero delle parole”. Inoltre per esplorare nuovi percorsi di approfondimento del tema domenica 26 settembre alle 17,30 in teatro verrà presentato “Flow time”, installazione artistica, per riflettere sulle strategie di resilienza che siamo chiamati a mettere in atto per difenderci dalla costante predazione di tempo messa in atto dall’attuale sistema sociale economico-politico e per generare, negli attori-spettatori di questa esperienza, uno sguardo più profondo sugli aspetti critici del progresso tecnologico.
Nella gioia di poter organizzare eventi in presenza, non mancherà, però, qualche pillola distribuita sui social media.