Approvato all’unanimità il bilancio 2016 di AlpiAcque | La società opera nell’ambito della gestione del ciclo idrico integrato nel fossanese, saluzzese e saviglianese

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Hanno espresso soddisfazione i soci di AlpiAcque per i risultati finanziari, gli investimenti e la qualità dei servizi assicurati nel corso del 2016 dalla Società mista a prevalente capitale pubblico, che opera nell’ambito della gestione del ciclo idrico integrato nel fossanese, saluzzese e saviglianese, servendo 25 Comuni e oltre 100 mila abitanti.

Costituita nel 1998 su iniziativa dei Comuni di Fossano e Cervere, la Società ha assunto in poco tempo un ruolo di riferimento per l’efficacia del suo modello, che abbina governance pubblica e mentalità dell’imprenditoria privata. AlpiAcque, grazie all’ingresso di nuovi soci pubblici e alla partnership industriale con Egea, che dal 2005 è il socio privato di riferimento, ha acquisito concessioni di gestione del servizio idrico integrato di durata ultraventennale e ha sviluppato una rete operativa capillare, capace di assicurare un servizio di qualità eccellente, che risulta essere caratterizzato da rintracciabilità, trasparenza, rapidità di intervento, controllo accurato delle acque tramite un laboratorio di analisi interno e interventi di ammodernamento delle reti. Tutte caratteristiche che sono costantemente monitorate e certificate da un sistema informatico d’avanguardia: a titolo esemplificativo, è stato misurato il tempo di intervento degli operatori di AlpiAcque che mediamente risolvono le problematiche segnalate dagli utenti in 87 minuti, contro i 180 richiesti dalla legge.
Le cifre del Bilancio 2016 sono state illustrate all’Assemblea dei Soci nella riunione che si è svolta martedì 18 luglio presso il Municipio di Marene. Questi i dati più significativi, che attestano l’efficacia del modello di gestione misto pubblico-privato e la solidità finanziaria della Società: 911 mila euro di utile; 5,9 milioni di euro di patrimonio netto; 1,7 milioni di euro di capitale sociale; 10,6 milioni di euro di fatturato.

 

Significativi risultano gli investimenti: lo scorso anno AlpiAcque ha effettuato continui miglioramenti di impianti e strutture e, in generale, impegnato risorse per un milione di euro pur dovendo fare i conti con un quadro normativo e politico di incertezza che potrà incidere sulle scelte di gestione futura. Tra gli interventi più rilevanti realizzati nel corso del 2016 si segnalano le opere migliorative dell’impianto di depurazione di Fossano (118 mila euro); i lavori alle condutture dell’acquedotto di Saluzzo (oltre 110 mila euro); il potenziamento della rete idrica di Marene (84 mila euro), la realizzazione di un nuovo tratto di acquedotto a Piozzo (76 mila euro) e la sostituzione degli impianti elettrici legati alla rete idrica di Savigliano (63 mila euro). Numeri positivi ed azioni concrete, che hanno convinto pienamente i soci, i quali hanno approvato il Bilancio 2016 all’unanimità. Più in generale, nel 2016 AlpiAcque ha investito 467 mila euro per condutture, 159 mila euro per impianti di trattamento, 133 mila euro per impianti di sollevamento, 49 mila euro per gruppi elettronici e 111 mila euro per altri tipi di impianti. A ciò si aggiungono 52 mila euro relativi a investimenti ancora in corso.
L’Assemblea ha provveduto a rinnovare il Consiglio di Amministrazione della Società. Per quanto riguarda la parte pubblica, sono stati confermati: la presidente Mirella Brizio, indicata dal Comune di Fossano; Giovanni Manna, esponente scelto dal Comune di Saluzzo; Emiliano Cardia, rappresentante dei piccoli Comuni. La nuova Giunta del Comune di Savigliano ha nominato Giuseppe Baravalle. Per quanto concerne invece l’azionariato privato, è stato confermato Lorenzo Veronese e sono stati indicati come nuovi consiglieri Claudio Careglio e Giuseppe Zanca.

 

A margine della riunione, sono arrivati i primi commenti alla bozza di Piano d’Ambito per la gestione del ciclo idrico integrato nella Granda dal 2018 al 2047, redatto dall’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale n.4 “Cuneese” e divulgato nel pomeriggio di martedì 18. È emersa, unanime, la richiesta da parte di Sindaci e Amministratori locali di poter avere a disposizione un lasso di tempo maggiore per poter presentare osservazioni e, poi, adottare il documento: l’Ato ha infatti fissato l’adozione del nuovo Piano al 1° agosto.

 

LE DICHIARAZIONI
Mirella Brizio, Presidente del Consiglio di Amministrazione di AlpiAcque: «La nostra Società ha proseguito l’attività relativa all’attuazione del piano stralcio per la realizzazione di investimenti, da attuarsi nel periodo 2016-2019, con una riduzione, fisiologica, della consistenza degli investimenti legata all’incertezza introdotta dall’Ato n.4, che non ha stabilito in maniera chiara i criteri e i metodi di gestione futura del servizio, e nemmeno i criteri di remunerazione del capitale investito e non ammortizzato. Il Bilancio 2016 certifica come AlpiAcque, anche grazie all’ottimizzazione e al potenziamento di alcune sue strutture, sia un’azienda organizzata, dotata di un organico coerente ai propri bisogni e con un risultato di esercizio confermato in attivo, con particolare attenzione al contenimento dei costi e ad una adeguata e costante politica degli investimenti che ha consentito comunque la progettazione e la realizzazione di diverse opere, nonostante l’incertezza del quadro normativo e politico».

 

Lorenzo Veronese, Amministratore Delegato uscente di AlpiAcque: «Nata con l’obiettivo di diventare realtà territoriale, AlpiAcque è cresciuta fino a diventare gestore di parte dell’Ambito territoriale cuneese. In circa 10 anni ha effettuato 20 milioni di euro di investimenti, restituendo al contempo mutui ai Comuni per 10 milioni: è come se ogni anno la Società con sede a Fossano avesse investito 3 milioni di euro per un territorio che accoglie 100 mila abitanti. Numeri certamente di rilievo, che confermano come questo modello societario, caratterizzato dal connubio tra governance privata e mentalità industriale, sia efficace e vincente».

 

PierPaolo Carini, Amministratore Delegato del Gruppo Egea: «L’efficacia dei servizi pubblici e, nello specifico, dei servizi idrici integrati si misura prendendo in esame il grado di qualità garantita all’utente. Con sedi operative distribuite su tutto il territorio servito, tempi di risposta tempestivi e certificati e un moderno laboratorio di analisi, AlpiAcque e, in generale, le Società di Aeta (realtà di cui fanno parte, oltre ad AlpiAcque, anche Alse e Tecnoedil) dimostrano di avere a cuore la soddisfazione delle persone. A prescindere dalle scelte che verranno prese in ambito normativo, ciò che dovrà essere salvaguardata e, se possibile, incrementata è senza dubbio la qualità del servizio».