Si è appena concluso il grande evento nazionale organizzato dalla Delegazione FAI Cuneo e dal Gruppo FAI Giovani di Cuneo e si hanno ancora negli occhi lo stupore dei visitatori soddisfatti e nelle orecchie i tanti commenti positivi per aver scoperto una località ancora troppo poco conosciuta, ma ricca di bellezze culturali e naturalistiche da conoscere che offre ben tre musei e un ambiente naturalistico caratterizzato dai boschi di castagni resi ancora più suggestivi dai colori e dai profumi dell’autunno.
Sono stati quasi 700 i passaggi nei vari luoghi aperti dai volontari appassionati ed entusiasti, la metà dei quali arrivati al banco, allestito nella piazzetta centrale del paese, senza prenotazione, attirati dalla proposta e dal bel tempo che invitava ad uscire di casa per tornare a godere della bellezza dei luoghi che ci circondano, nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria ancora in vigore.
Una piccola invasione festosa e composta, accolta dagli abitanti del paese, ognuno di loro con la spilla del Volontario FAI, orgogliosi di raccontarne storia e curiosità a chi arrivava anche da molto lontano, in una grande festa di piazza per tutti che ha permesso una raccolta fondi di oltre 1.500,00 euro e di 25 nuove iscrizioni al Fondo per l’Ambiente Italiano, la fondazione che dal 1975 valorizza e salva luoghi dimenticati del nostro Paese, per restituirli alla fruizione di tutti.
Come sempre il pubblico di visitatori è stato vario e variegato provenendo, per la maggior parte, anche da molto lontano (Milano, Genova e tutta la Liguria, Torino e provincia, Alessandria e Biella…), attirati dalla passeggiata naturalistica all’orrido delle Balme piuttosto che dall’Esposizione permanente sulla Ferrovia delle Meraviglie, dal Museo della Fisarmonica e delle tradizioni popolari, dal Mus.S.Com – Museo del Suono e della Comunicazione o dalle bellezze della chiesa parrocchiale di San Donato e della Confraternita di Santa Croce.
Per molti di loro, soprattutto milanesi e genovesi, la passeggiata nei boschi fino all’anfratto della cascata delle Balme, è stata un’esperienza indimenticabile a contatto con l’ambiente, la natura e la genuinità dei borghi di montagna, una riscoperta di ritmi di vita a misura d’uomo molto apprezzata, anche grazie alla narrazione dei volontari dell’associazione “Limodoro” e dell’associazione “Verso la riserva orrido Barme”. In molti hanno accolto l’invito a raggiungere Robilante con il treno, sulla linea vincitrice del riconoscimento nazionale “I Luoghi del Cuore” FAI 2021, per scoprirne poi la storia attraverso la raccolta di oggetti, cimeli, attrezzature tecniche e la ricostruzione del grande plastico nei locali della stazione ferroviaria curata dall’associazione “FerroClub Cuneese”.
Molte le famiglie con ragazzi, nei cui occhi si leggeva lo stupore per gli esperimenti proposti dal Mus.S.Com – Museo del suono e della comunicazione, in cui ci si poteva immergere nel mondo delle onde sonore, in una sorta di viaggio nella storia della radio, o nella scoperta di uno strumento tradizionale come la fisarmonica, simbolo del paese, nel museo che presenta Notu el sunadur, il personaggio storico costruttore di questi strumenti portatori di festa e socialità, ancora oggi molto utilizzato nelle feste popolari. Accanto alla musica si potevano ammirare le piccole sculture di Jors de Snive, un montanaro che a metà del ‘900 ha realizzato figure intagliate nel legno per rivelare il mondo come lo vedeva con i suoi occhi, con la semplicità di un autodidatta e la poesia di chi, in un semplice bastone di legno, vedeva una intera storia da raccontare.
“È sempre una grandissima soddisfazione vedere i visitatori soddisfatti per aver scoperto nuovi luoghi ricchi di fascino, un’azione che sta alla base della nostra missione, convinti che si protegge ciò che si ama e si ama ciò che si conosce. Ma la soddisfazione più grande è anche aver contribuito ad accrescere la consapevolezza della ricchezza del patrimonio artistico e ambientale agli abitanti del luogo che, per una volta, hanno scoperto il piacere di essere turisti in casa propria.
Un patrimonio troppo spesso sottovalutato ma che potrebbe essere una risorsa preziosa per il territorio, proprio come hanno dimostrato i commenti entusiasti dei tanti visitatori di queste due giornate – afferma Roberto Audisio, capo delegazione FAI di Cuneo. – Per questo vorrei ringraziare i tanti volontari FAI e le persone di Robilante, che con il loro entusiasmo, la loro passione e costanza si sono prodigati, non solo nel fine settimana, ma nei mesi precedenti per l’organizzazione dell’evento. Un ringraziamento particolare va all’Amministrazione comunale che ci ha accolti comprendendo a pieno lo spirito dell’iniziativa con cui, siamo certi, la collaborazione si ripeterà in futuro”.
c.s.