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L’ultimo affettuoso saluto all’albese piero cornaglia

93 anni, ex dirigente della Miroglio, è stato tra i fondatori del Rotary Club Canale-Roero

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Nel momento del ricordo, il velo di tristezza che inevitabilmente ac­compagna il pensiero di chi non c’è più viene squarciato dal tanto affetto che circonda chi lo piange. Così è avvenuto per la dipartita dell’albese Piero Cornaglia, 93 anni, mancato venerdì 22 ottobre. Una vita lunga e piena quella di Piero Cornaglia, durante la quale ha saputo essere d’e­sempio e di sostegno per molti. Una persona buona, per bene, che ha contribuito a costruire non solo per se stesso e per la propria famiglia, ma anche per la collettività.
Dirigente presso la Miroglio di Alba, ebbe, tra le altre cose, un ruolo fondamentale nella nascita del Rotary Club Canale Roero.
Correva l’anno 2002 quando il Rotary club di Alba, di cui faceva parte, gli affidò il compito di collaborare con Giovanna Margiaria alla creazione di un nuovo sodalizio che raggruppasse gli aspiranti rotariani della Si­nistra Ta­naro. Compito che portò a termine nel migliore dei modi, ricoprendo anche il ruolo di primo presidente del club Canale-Roero. Anche negli ultimi anni, benché im­possibilitato fisicamente a seguire di persona gli incontri, l’albese ha mai smesso di tenersi informato sull’andamento del sodalizio. Im­portante è stato il suo impulso per la creazione del Rotaract di Alba e nell’ambito dell’Ordine dei Cavalieri del Tartufo e dei Vini di Alba.
Persona umile, Cornaglia era anche un grande amante della musica e suonava l’organo in San Cassiano. Du­rante l’ultimo saluto in chiesa ad Alba, è stata ricordata la sua figura di uomo dotato di una grande fede, sempre disponibile ad aiutare le persone e con uno spiccato senso della famiglia. Anche sul lavoro ha saputo farsi voler bene da chi ha collaborato con lui, trovandolo sempre pronto al confronto.
Al suo fianco, ad Alba e nella sua amata Sanremo dove gradiva trascorrere parte del suo tempo, è mai mancata la moglie, Mariangela, due anni più giovane di lui. Il loro matrimonio, durato 63 anni, è stato coronato dalla gioia della nascita di tre figli, Cristina, Tino (presidente di Banca d’Alba) e Stefano, tutti e tre farmacisti in Alba.
A tutti loro, l’editore Carlo Borsalino, unitamente ai suoi famigliari e insieme alla redazione di Rivista IDEA e di IDEAWEBTV.IT, rivolge le più sentite condoglianze.

BaNNER
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