Lunedì 25 ottobre presso la sede dell’Unione Montana Valle Stura si è ritrovata l’Assemblea dei Sindaci dell’Ente per fare il punto sulla situazione sociosanitaria di prossimità della valle, incontro al quale hanno partecipato anche l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte – dott. Luigi Genesio Icardi -, il Funzionario regionale – dott. Mario Raviola -, il Direttore Generale dell’Asl CN1 – dott. Giuseppe Guerra -, il Direttore del Distretto Asl CN1 – dott. Luigi Domenico Barbero -, la Direttrice del CSAC – dott.ssa Giulia Manassero – ed i Sindaci dei Comuni della Valle.
L’incontro è stato voluto dall’Amministrazione della Valle a seguito della situazione venutasi a creare a ridosso del pensionamento del medico di base dell’Alta Valle che ha di fatto messo inizialmente in discussione il servizio ambulatoriale per i cittadini di Argentera, Pietraporzio e Sambuco.
Per ovviare a questa problematica è stata messa in campo una progettazione condivisa tra le Amministrazioni Locali, il Servizio Sanitario locale e regionale ed il Consorzio Socio Sanitario del Cuneese, progettazione che, da un lato, porterà nel breve periodo alla riattivazione del servizio medico ambulatoriale dato che, nonostante la drammatica carenza di medici di base, si è potuto raccogliere l’interesse di un medico di medicina generale a prestare servizio sul territorio della Valle Stura e dall’altro al potenziamento degli ambulatori di Alta Valle con servizi infermieristici e socio-assistenziali a rotazione sui vari territori comunali.
Il servizio messo in campo vuole inizialmente rispondere all’esigenza dei paesi di Alta Valle ma, oltre a puntare ad estenderlo dopo un periodo di prova anche ad altri Comuni quali Valloriate e Rittana, vuole anche rappresentare una possibile buona pratica da esportare su altri contesti territoriali esterni alla Valle Stura.
Il Presidente dell’Unione Montana Valle Stura Loris Emanuel: “Siamo molto soddisfatti della reattività dimostrata nel trovare una efficace risposta in tempi brevi al problema che si è venuto a creare. Il progetto presentato, che ha trovato un unanime consenso, permetterà di sperimentare un nuovo modello di Ambulatorio, non più solo medico, ma integrato con le competenze infermieristiche e sociali, che darà agli abitanti dei Comuni interessati una maggiore capacità di risposta ai problemi di salute che possono presentarsi. Entro breve verrà firmato presso l’Unione dei Comuni il protocollo di intesa che definirà tempi, luoghi e orari per l’avvio della sperimentazione”.