Saranno due, nel mese di novembre, gli appuntamenti con sede a Saluzzo, presso il Monastero della Stella, organizzati dagli Amici della Musica di Savigliano.
Venerdì 5 novembre alle ore 21 sul palco i “Quartetti con flauto di W. A. Mozart” con Ubaldo Rosso flauto, Enrico Groppo violino, Yulia Verbitskaya viola e Milena Punzi violoncello.
I problemi di datazione e di autenticità in merito alla genesi dei quattro quartetti per flauto, violino, viola e violoncello di Wolfgang Amadeus Mozart si sono rivelati, nel corso degli anni, sempre più complessi.
Il nutrito epistolario mozartiano in merito ha contribuito a confondere il quadro generale invece di fare chiarezza e, sostanzialmente, per anni si è creduto che tutti e quattro i quartetti fossero stati composti nell’arco di 20 mesi, fra il dicembre del 1777 e l’agosto del 1778, a Mannheim i primi tre (K285, K28Sa e K285b) e a Parigi il quarto (K298).
Ebbene, la realtà è diversa ed è necessario, per meglio comprendere le molte e importanti discrepanze con le correnti convinzioni, ripercorrere fin dal principio la storia dei quattro quartetti. Nella lettera che Wolfgang spedì al padre il 10 dicembre 1777 si fa esplicito riferimento all’offerta di 200 fiorini, da parte del flautista dilettante olandese Ferdinand Dejean, per la stesura di «tre piccoli, facili e brevi concerti, oltre a un paio di quartetti con flauto».
In una lettera successiva Mozart lamenta la partenza per Parigi del committente e l’aver ricevuto solo 96 fiorini, dei 200 promessi, in quanto non aveva potuto consegnargli che «due concerti e tre quartetti». Ciò nonostante il 20 luglio del 1778 Mozart, scrivendo al padre da Parigi, fa menzione, fra i lavori ultimati, solo a «due quartetti con flauto» mentre, tre mesi più tardi, il 3 ottobre 1778 tornerà a far cenno a «tre quartetti e al concerto per flauto». Stante questa situazione di informazioni contraddittorie dobbiamo rifarci ai dati oggettivi che, almeno in parte, possediamo e procedere a una classificazione singola per ogni quartetto.