Monforte d’Alba – Sabato 13 novembre, a Palazzo Martinengo, Giuseppe Cristini, direttore dell’Accademia del Tartufo nel Mondo, ha annunciato la costituzione del Collegio Accademico “I saggi del tartufo”. In questa occasione sono stati nominati i primi maestri: Gerand Chevalier, ricercatore francese ed esperto di tartuficoltura, Mauro Carbone, direttore del Centro Nazionale Studi sul Tartufo e Mario Palenzona, già direttora Ipla. I tre “con i loro studi hanno illuminato scienza del tartufo, dando ampio respiro culturale a questa materia“, si legge nelle motivazioni del riconoscimento.
“Oggi presentiamo gli Stati Generali del Tartufo. L’idea è di realizzare delle linee programmatiche e delle azioni di promozione per tutelare e incentivare la produzione di tartufo in Italia. Attraverso i maestri del tartufo vogliamo offrire degli assist positivi al ministero e a tutte le istituzioni così da valorizzare sempre più questo prodotto” ha commentato Giuseppe Cristini.
Gian Marco Centinaio: “Il tartufo deve essere il re della qualità del nostro paese. Con la commissione agricoltura in senato stiamo portando avanti una proposta di legge – manca ancora il parere del MEF e del Ministero delle Politiche Agricole (n.d.r.) – per garantire al mondo della ristorazione un tartufo certificato come italiano. Parallelamente nei prossimi mesi abbiamo l’intenzione di sfruttare i finanziamenti della PAC e piantare alberi utili alla produzione dei tartufi.”
Al termine della giornata, Cristini ha consegnato l’onorificenza “Amico dell’Accademia” a Ferruccio Ribezzo, titolare del ristorante Moda di Monforte d’Alba, e Stefano Pezzini, presidente di Latteria San Pietro, azienda produttrice di grana padano. A Giuseppe Rosati, portavoce del tartufo negli Stati Uniti, il titolo di “Italian Truffle Ambassador.”
Di seguito le interviste ai protagonisti dell’evento: