L’Accademia Internazionale di Arte Lirica di Osimo è una delle strutture d’eccellenza nella formazione musicale: un vero e proprio ponte tra lo studio e il professionismo per i giovani cantanti lirici. Una realtà con cui il Festival dei Giovani Musicisti Europei (organizzato da Linus Cultura e diretto da Lutz Lüdemann) ha stretto un legame che prosegue anche per l’edizione 2021: Vincenzo De Vivo, direttore artistico dell’Istituto (presieduto da Piero Alessandrini), ha presentato domenica mattina a Mondovì i tre allievi più brillanti e promettenti.
Si tratta del soprano Zuzanna Klemanska, del Mezzosoprano Nutsa Zakaidze e del baritono Matteo Torcaso. Li ha accompagnati al pianoforte Alessandro Benigni. In luogo del consueto schema, che vede il concerto preceduto da una sintetica introduzione, De Vivo ha condotto l’intera esibizione, inframezzando i brani eseguiti dagli artisti con interessanti approfondimenti di presentazione, costruendo così un vero e proprio itinerario divulgativo.
Non sono mancate le curiosità: dall’apertura dedicata a Antonio Salieri, compositore ingiustamente meno frequentato (e per di più nell’immaginario collettivo gode di una brutta fama immeritata, a causa delle dicerie sulla rivalità con Mozart illustrate, ad esempio, nel film di Forman “Amadeus”) all’aria “Che fai mio bene”, eseguita in una versione più leggera, divertita, attribuita alla voce femminile, e in una versione drammatica, con la voce tenorile.
Espediente efficacissimo per far capire quanto l’uso e la coloratura della voce siano determinanti talvolta nel dare carattere a un brano. La rassegna di pagine operistiche ha toccato lavori, oltre che dei compositori già citati, anche di Ludwig Van Beethoven e Franz Schubert. Klemanska, Zakaidze e Torcaso hanno dato prova di preparazione e maturità, dimostrando ottime capacità recitative (nonstante il contesto concertistico non hanno rinunciato all’espressività attoriale) e soprattutto hanno fatto ascoltare alla platea una voce piena, ricca di sfumature, e una tecnica formidabile, con un volume adatto anche ai teatri più capienti. La sala monregalese, anche per questo appuntamento, ha visto un’ottima partecipazione da parte del pubblico, che ha tributato un meritato successo ai cantanti.
Domenica il gran finale del festival 2021, con una delle formazioni cameristiche più promettenti della sua generazione. L’Eliot Quartet, formato da Maryana Osipova (primo violino), Alexander Sachs (secondo violino), Dmitry Hahalin (viola), Michael Preuß (violoncello) si esibirà al Circolo Sociale di Lettura, sempre a Mondovì, nella mattinata di domenica 21 novembre. Il programma prevede la trascrizione di Benjamin Godard delle “Kinderszenen” di Robert Schumann, la Serenata Italiana di Hugo Wolf e il quartetto op. 135 numero 16 di Ludwig Van Beethoven. Introdurrà la matinée il giornalista Paolo Roggero. Come sempre, l’appuntamento è fissato alle 10.30.