Con la conferenza dei Capigruppo del 13 novembre si è approdati alla fase finale della
realizzazione del Polo socio sanitario racconigese. A poco più di un anno dalla chiusura, non dovuta semplicemente alla pandemia da covid 19, ma al fatto che la R. A. A. Biancotti non avesse più ragione di operare in quel regime, si è giunti alla definizione del protocollo che vede coinvolti ASL CN 1, Consorzio Monviso Solidale e Comune di Racconigi volto a far sì che proprio sulla struttura Biancotti Levis, opportunamente restaurata e implementata, venga collocata una struttura con servizio multiplo, trasferendo di fatto l’attuale Residenza “Angelo Spada” e la Comunità Arcobaleno in una nuova e più funzionale struttura.
L’obiettivo, oltre a dare un servizio di qualità sempre più necessario alla Citta di Racconigi, è quello di conservare i posti di lavoro operanti nelle strutture. A tal fine, vanno ringraziati tutti i soggetti che, a diverso titolo, si sono impegnati affinchè in tempi così rapidi si potesse giungere ad una soluzione che la Città di Racconigi attende da più di vent’anni. Il Vice Sindaco Tribaudino afferma “Giungiamo oggi ad una soluzione auspicata da molti, la sinergia nata e sviluppata con l’Asl e il Monviso Solidale ci consente oggi di raggiungere un traguardo a cui tanti ambivano, compresa la precedente Amministrazione Comunale che immaginava un accorpamento in una nuova struttura mentre la soluzione approvata prevede lo sviluppo del progetto all’interno e in espansione di Villa Biancotti Levis”.
Il Presidente Consorzio Monviso Solidale, dott. Piola, dichiara “Siamo molto soddisfatti
dell’accordo raggiunto con il Comune di Racconigi e con l’ASL CN1. Tale accordo consentirà di garantire una migliore qualità di vita delle persone disabili inserite presso la Comunità Arcobaleno ma anche una significativa riduzione dei costi di gestione della stessa”. La Direzione Generale dell’Asl Cn1 aggiunge di aver avuto il piacere ed il compito di condividere insieme all’Amministrazione Comunale ed al Consorzio Monviso Solidale detto progetto; la sinergia operativa ha portato ad un risultato che soddisfa i fabbisogni di salute e residenziali del territorio.
Il Sindaco Oderda conclude osservando che “con quest’ultima soluzione non ci sarà ulteriore consumo di territorio, bensì una rifunzionalizzazione degli spazi urbani e garanzie di occupazione”.
c.s.