In Italia ci sono pochi esperti nell’ambito della cybersicurezza

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Nei giorni scorsi è stato pubblicato il Rapporto Clusit sulla cybersicurezza, da cui è emerso che le aziende italiane attive in questo ambito
ricercano soprattutto tre tipi di profili: simulatore di attacchi informatici, hacker etico e analista di scenari. Questa esigenza è una conseguenza dell’accelerazione nel processo complessivo di digitalizzazione e dell’incremento dei fenomeni di criminalità online. Nel nostro Paese si tratta di una carenza marcata tanto da riguardare oltre il 75% dei datori di lavoro, i quali, in questo settore, sono in decisa difficoltà a reperire le persone con le giuste competenze. In parallelo, crescono, su scala globale, i crimini informatici, in sei mesi saliti dal 49% al 74%.
A questo proposito, va segnalato che l’Italia sta provando a correre ai ripari anche con l’Agenzia Nazionale per la Cybersicurezza, istituita lo scorso agosto.