Gli imprenditori della Granda dialogano con studenti

Nel corso del Pmi Day ai 400 studenti partecipanti è stato ricordato: «Le vostre idee e la vostra passione sono il valore più importante delle imprese di domani»

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Gli imprenditori della Granda si sono raccontati agli studenti nel corso del PMI Day, la Giornata Nazionale delle Piccole e Medie Imprese promossa dal Comitato Piccola Industria di Con­fin­dustria con l’obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni il mondo dell’impresa.

L’appuntamento quest’anno è stato ospitato al Pala Alba Capitale, dove erano presenti circa 150 studenti di scuole superiori albesi, più altri 240 di diverse zone della Granda e non solo in collegamento streaming.
La giornata si è aperta con un collegamento con Bergamo, dove il presidente della Piccola Industria Carlo Robiglio ha ricordato le vittime dell’epidemia. Giuliana Cirio, direttore generale di Confindustria Cuneo, ha sottolineato: «Con questa giornata, vogliamo celebrare le piccole e medie imprese che rappresentano il 90% delle aziende associate a Confin­dustria e ricoprono un ruolo fondamentale nel tessuto economico italiano. E oggi con questa giornata vogliamo raccontare a voi, che rappresentate il futuro, cosa significhi fare impresa».

«Le piccole e medie imprese sono un patrimonio importante per il nostro Paese», ha confermato il presidente del Comitato Piccola Industria di Confin­dustria Cuneo, Alberto Biraghi. «E oggi ai giovani desideriamo parlare di sostenibilità, il tema di questa edizione del PMI Day, ma anche di comunicazione, digitalizzazione, eccellenza, capitale umano, internazionalizzazione e del ruolo della donna, tutti elementi fondamentali che caratterizzano le piccole e medie imprese».

Sul palco di Alba Capitale, i temi sono stati affrontati da sette imprenditori del territorio. Il primo ad intervenire è stato Edoardo Benassi che ha parlato di sostenibilità e ha spronato i presenti: «A voi, imprenditori di domani, dico: non guardate solo all’utile, ma chiedetevi anche come migliorare l’azienda nell’ottica della sostenibilità».
Annalisa Pastore si è focalizzata sul ruolo della donna nella nostra società e, dopo aver delineato la situazione attraverso i numeri ha concluso: «Mi auguro, per il futuro, che il mercato del lavoro diventi libero da pregiudizi, l’economia più inclusiva e che ci siano interventi che riguardino l’estensione del congedo di paternità che portino ad una divisione più equa del tempo».

Beppe Incarbona invece ha illustrato il valore della comunicazione e della pubblicità: «L’im­portante, in un periodo in cui tutti siamo subissati di informazioni che ci arrivano in pochissimo tempo, è riuscire ad essere originali e sintetici, saper dire la verità, ma nel modo giusto, ed essere coerenti».

Il tema della digitalizzazione è stato trattato da Giorgio Proglio che non ha mancato di ricordare: «È importante essere digitali: le aziende ne hanno bisogno, ma ancora non tutte sono pronte. Per questo hanno bisogno della freschezza e dell’originalità delle idee che potete portare voi giovani, che siete il nostro futuro».

Alberto Ribezzo è intervenuto sull’eccellenza e sulla passione, le molle fondamentali per chi voglia fare l’imprenditore: «In voi nutriamo grandi aspettative, voi siete l’eccellenza del domani, in azienda».
Matteo Rossi Sebaste, che ha raccolto l’eredità di Alberto Ribezzo alla guida del Gruppo Giovani Imprenditori, si è soffermato sul valore del capitale umano, sempre più fattore di successo delle imprese: «Le aziende sono fatte di persone ed è compito dell’imprenditore saperle valorizzare. Il welfare è tutto questo: non solo offrire un servizio, ma dare ascolto e prendersi cura dei propri collaboratori».

A chiudere gli interventi, parlando di internazionalizzazione, Nico­letta Trucco che ha rimarcato: «Non ci si può improvvisare, bisogna arrivare preparati al mondo del lavoro con una strategia: studiare le lingue, i mercati, conoscere le abitudini dei clienti a cui vi rivolgete, capire se il vostro prodotto può essere competitivo».