Al Teatro “Toselli” di Cuneo, questa sera, è protagonista Carlo Calenda: in corso la presentazione ufficiale del manifesto politico di “Azione”. Davanti al Teatro cuneese, i nostri microfoni hanno intercettato il leader politico romano.
“Azione è nata per far fare un click agli italiani. Un movimento liberale, democratico e socialista. Essere liberale è un metodo, una disponibilità ad ascoltare”. Con queste parole Carlo Calenda, dirigente d’azienda ma ormai da anni impegnato in politica, ha presentato il manifesto di Azione, venerdì 26 novembre, al Teatro Toselli di Cuneo insieme al parlamentare monregalese Enrico Costa, tra i primi ad aderire al movimento. Presentando Calenda sul palco, Costa ha paragonato il modo di fare politica del leader di Azione, la capacità e il metodo di lavorare in team, al padre Raffaele Costa.
Nel corso della serata tanti i temi trattati: dalla situazione politica nazionale alla “variante sudafricana del virus che non ci tranquillizza”, e ancora: disoccupazione, rilancio delle imprese, governo Draghi. Ma non solo. Duri gli attacchi al Movimento 5 stelle, al Pd e a Matteo Renzi. “A Roma – ha ricordato Calenda – in campagna elettorale, non ho trovato una persona che votasse 5Stelle, nonostante le elezioni precedenti avessero raggiunto il 60%. Io non resterò nell’Assemblea capitolina ma sceglierò di restare nel Parlamento europeo dove potrò incidere di più”.
E su Italia Viva è stato ancora più diretto: “a Matteo come premier devo tanto. Sotto il suo governo sono diventato ministro dello Sviluppo Economico e ho avuto la possibilità di fare molte cose belle e importanti per gli italiani. Gli riconosco di essere stato diverso da tutti nella sua prima fase. Ricordo ad esempio, che fu l’unico politico italiano a biasimare Putin pubblicamente, in Russia, consigliandogli di imparare la democrazia dagli americani, davanti ad oltre 10mila persone, ma allo stesso tempo non posso accettare che oggi, lo stesso Renzi, come politico italiano prenda soldi da un paese straniero come l’Arabia Saudita”. Non ha però escluso alleanze di programma tra i due partiti sul territorio, mentre esclude in maniera categorica quelle con il movimento 5Stelle. Infatti, ha criticato più volte il PD perché, al contrario di Azione, si allea con Di Maio e Conte.
Tra i presenti in platea tanti volti della politica cuneese, tra questi Laura Risso, insegnante e consigliere comunale della città che ha aderito al progetto politico di Azione. “Mi ritrovo nella filosofia politica di Calenda perché si pone obiettivi pragmatici – ci ha spiegato Risso – studiare i problemi della città, lavorare con una buona squadra di persone capaci, trovare soluzioni migliorative e cambiare guardando al futuro. Sanità, istruzione, transizione ecologica, aiutare le piccole e medie imprese significa pensare ai giovani e al loro futuro. Infatti, uno degli obiettivi di azione è proprio quello di destinare 5 degli 8 miliardi previsti per la riduzione del cuneo fiscale per azzerare le tasse ai giovani che lavorano e guadagnano spesso meno di quanto percepirebbero con il reddito di cittadinanza, una vergogna”.
Tra le curiosità della serata, Calenda incontrando pubblico e giornalisti davanti al Teatro Toselli, ha ricordato il suo legame con Cuneo risalente a quando conobbe la moglie “proprio a Dronero, oltre trent’anni fa, ad una festa di compleanno“.