Luca Crosetto è stato confermato per acclamazione presidente di Confartigianato Imprese Cuneo, la più rappresentativa organizzazione dell’artigianato e della piccola e media impresa in provincia, seconda in Italia per numero di associati con oltre 9000 aderenti.
La nomina è avvenuta durante il 40° Congresso territoriale dell’Associazione, svoltosi a Caramagna Piemonte lo scorso 5 dicembre e presieduto dal presidente nazionale di Confartigianato Imprese Marco Granelli. Nel corso della massima assise dell’Associazione i Delegati dei consigli zonali hanno votato all’unanimità per la squadra guidata da Crosetto e che vedrà come vicepresidente vicario Daniela Balestra (già vicepresidente uscente) e come vicepresidente Michele Quaglia.
«Ci sentiamo onorati e orgogliosi», ha commentato Luca Crosetto. «Onorati, per la rinnovata fiducia che i colleghi e amici dirigenti hanno voluto confermare alla nostra squadra, costituita nel segno della continuità e proiettata ad affrontare con slancio e tenacia le tante sfide che il futuro prospetterà al nostro settore, alle nostre imprese e al nostro territorio. Orgogliosi per essere riusciti, tutti insieme, a dare un forte segnale di unità e coesione, ingredienti fondamentali per permettere alla nostra Associazione di posizionarsi quale interlocutore autorevole e riconosciuto tra il tessuto economico locale e istituzioni, enti, ed altre organizzazioni. Sempre più strategico, infatti, sarà il ruolo dei corpi intermedi per meglio supportare aziende e, soprattutto, comunità e famiglie».
Luca Crosetto, 50 anni, imprenditore nel settore della meccanizzazione agricola di Marene, è al secondo mandato come presidente provinciale, dopo una lunga esperienza in ambito associativo a vari livelli territoriali. Componente della Giunta nazionale di Confartigianato, attualmente è anche vicepresidente europeo di SmeUnited, l’Organizzazione europea dell’artigianato e delle Pmi.
È, inoltre presidente di Arproma (Associazione Revisori Produttori Macchine Agricole), sodalizio che raggruppa circa 60 imprese della meccanica agricola. La giornata è stata l’occasione anche per un dar seguito ad un nutrito programma di lavori congressuali, suddiviso in due parti.
Nella prima, dopo i saluti istituzionali di Federico Borgna, presidente della Provincia di Cuneo, Francesco Emanuel, sindaco di Caramagna Piemonte e Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte, Joseph Meineri direttore generale di Confartigianato Cuneo ha aperto i lavori congressuali.
Il primo punto all’ordine del giorno ha riguardato il conferimento dell’iscrizione all’Albo ad Honorem di Confartigianato Cuneo di due figure di spicco del mondo associativo: Elio Sartori, a lungo dirigente dell’Associazione, scomparso nel 2017, e Nicola Gaiero, stimato commercialista e revisore dei conti di Confartigianato Cuneo (nonché presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Cuneo), prematuramente mancato nel 2020.
Dopo la presentazione delle candidature, dei programmi e la relazione sui quattro anni trascorsi da parte del presidente territoriale Crosetto, l’acclamazione degli eletti, contestuale alla votazione degli organi del Collegio dei Revisori dei Conti (effettivi: Davide Merlino, Franco Roagna, Lorenzo Vezza; supplenti: Gabriele Druetta, Maria Gabriella Rossotti) e Collegio dei Probiviri (effettivi: Maria Bertola, Claudio Dellerba, Renato Ghiso, Francesco Murru, Corrado Romano; supplenti: Giuseppe Baravalle, Luigi Cometto).
La seconda parte del congresso si è articolata di una interessante tavola rotonda sul tema “Generare valore artigiano” moderata da Marco Berry.
Sono intervenuti Filippo Barbera, professore ordinario di Sociologia Economica del Dipartimento Cps dell’Università di Torino, Giovanni Quaglia, presidente della Fondazione Crt, Ezio Raviola, vicepresidente della Fondazione Crc e Marco Granelli, presidente nazionale di Confartigianato Imprese.
«Il congresso», ha rimarcato in conclusione Crosetto, «ha evidenziato il valore e il ruolo dell’associazione. Abbiamo messo al centro la valenza di comunità e territorio, immaginando le sfide del futuro, ma anche segnalando e intuendo quanto fondamentali saranno gli obiettivi legati all’economia circolare e alla green economy. Questo confronto ci è servito per evidenziare quanto Confartigianato abbia giocato e continui tuttora ad esercitare un ruolo cruciale, anche sociale, nel periodo Covid o in seguito alle calamità naturali. Dovremmo essere sempre più bravi ad anticipare il futuro, capire dove stanno andando economia e territorio».