E’ stata una chiusura d’anno solare in grande stile, per il Rotary Club Canale-Roero: che martedì scorso, presso il ristorante “Miralanghe” di Guarene, è tornata ad accogliere il Vescovo di Alba Monsignor Marco Brunetti.
Si è trattato a tutti gli effetti di una gradita ripresa di un rito misto di conforto spirituale e convivialità “vera”: reso possibile grazie anche all’apporto della socia fondatrice Giovanna Margiaria, e per il quale l’alto prelato si è nuovamente riunito con la folta platea rotaryana.
E, mentre il presidente Enrico Conterno ha avuto modo di citare con efficacia le parole espresse nel 1933 da Paul Harris, “padre” del Rotary Club a livello planetario («Se hai cuore e amore per il prossimo, allora sei già un potenziale rotaryano»), Brunetti ha colto invece l’occasione per portare all’attenzione dei presenti l’opera di don Renato Rosso, per il quale ha voluto donare ai presenti un’icona sul tema della natività rientrante in una raccolta pittorica ad hoc dal titolo “Un filo tra terra e cielo – Ricami e poesie in Bangladesh”.
E’ proprio qui che questo sacerdote albese, originario di Cravanzana, porta avanti la propria missione: in uno dei luoghi più poveri della Terra. «Gli esempi di vita raccontati e vissuti da don Renato -ha spiegato Monsignor Brunetti- ci ricordano come lo stesso Gesù Cristo sia venuto al mondo della povertà e nell’indigenza: ma portando con sé un messaggio di vita e di salvezza per l’umanità e il mondo intero».
Il Vescovo ha colto l’occasione anche per impartire una solenne benedizione ai soci, come atto beneaugurale per un Natale “vero” e fatto di fraternità: trovando piena partecipazione e riconoscenza nel consesso roerino.
Nel corso della serata, c’è stato anche modo per accogliere un nuovo socio: il dottor Marco Aragno, medico specialista in medicina del lavoro, in quota presso il rinomato Studio Dellavalle di Alba. Una figura giovane, di sicura professionalità e anche ricca di umanità: un innesto sicuramente “di peso” per il sodalizio.
c.s. redatto da Paolo Destefanis