“Sveglia alle 6.30, lettura dei giornali, doccia e barba, la rassegna stampa di Radio Radicale mentre faccio doccia e la barba, caffè. Normalmente alle 8 inizio a lavorare e fino alle 23 non mi fermo… La priorità di questa fine anno? Lavorare al Pnrr per chi verrà dopo di me”. Questa la giornata tipo di Federico Borgna. A fine anno è tempo di bilanci e di propositi per l’anno nuovo e il Sindaco di Cuneo, al nostro sito, fa alcune considerazioni anche sui suoi due mandati da primo cittadino. Quasi un preludio a quando dovrà salutare l’amministrazione comunale la prossima primavera e la necessità di recuperare, come ci ha detto lo stesso Borgna, “tempo per la famiglia”.
Sindaco Borgna con quale termine definirebbe Cuneo?
Vera.
Qual è l’obiettivo che si era posto di raggiungere il primo giorno da sindaco?
“Di riuscire a far emergere il grande potenziale che la nostra città ha e di cui spesso forse siamo noi i primi a non renderci conto”.
Di cosa va più orgoglioso di questi due mandati?
“Del clima di fiducia che si è creato, del senso di comunità, di come i cuneesi hanno vissuto e stanno vivendo i vari cambiamenti che in questi anni sono avvenuti: dalla pedonalizzazione, alla raccolta porta a porta. E di come hanno affrontato la pandemia e hanno reagito aderendo alla campagna di vaccinazione. Siamo primi in Piemonte per numero di vaccinati, merito del buon senso dei cuneesi che hanno dimostrato di avere una grande responsabilità sociale e collettiva”.
C’è qualche rimpianto?
“In questi 10 anni ho vissuto poco la mia vita. La vita da sindaco e da presidente della Provincia è totalizzante, non hai spazi per dedicare, come vorresti, tempo e attenzione agli affetti, la famiglia e gli amici”.
Quale è stato il periodo più difficile del suo mandato?
“La pandemia senza dubbio”.
E il giorno più bello?
“I giorni belli sono tantissimi, difficile immaginarne uno solo. Fare il sindaco è un lavoro difficile, impegnativo, totalizzante, ma che ti regala grandi soddisfazioni”.
Su cosa si sta concentrando in queste settimane?
“Sul futuro. Ci sono tante cose che vanno pianificate adesso e che verranno gestite dopo di me, però sono partite che vanno giocate ora, oggi. Pensiamo al Pnrr ad esempio. È un esercizio che mi piace, lavorare per chi verrà dopo di me”.
Qual è il suo bilancio per questo 2021, anno di rinascita post-pandemia?
“Non siamo ancora in post-pandemia, ma iniziamo a vedere la luce in fondo al tunnel. E questo, grazie al fatto che molte persone si siano vaccinate. Infatti, se pensiamo a dove eravamo un anno fa e guardiamo dove siamo oggi, la chiave di lettura di tutto è il vaccino. Il 2021 è stato un anno di speranza, di ripartenza, di ripresa delle manifestazioni in città, di cantieri che hanno preso forma, come il Parco Parri e il nuovo Asse Rettore. Possiamo dire che il bilancio è positivo”.
Come è la giornata tipo da primo cittadino di Federico Borgna?
“Sveglia alle 6.30, lettura dei giornali, doccia e barba, la rassegna stampa di Radio Radicale mentre faccio doccia e la barba, caffè. Normalmente alle 8 inizio a lavorare, prime telefonate, incontri, poi la giornata prosegue tutto il giorno con appuntamenti anche in pausa pranzo, mentre la sera di solito ci sono riunioni o momenti di rappresentanza, fine della giornata alle 23. Questa la giornata tipo”.
Cosa farà quando non sarà più in Municipio, quali progetti nel futuro di Federico Borgna?
“Andrò in una comunità di recupero per ex sindaci, possibilmente in un posto caldo! Ho tante cose da fare e da recuperare, dal punto di vista professionale e famigliare, le cose che mi aspettano saranno tante. Ovvio la passione politica è una malattia che non ti passa, però ho bisogno di disintossicarmi”.
PROFILO DI FEDERICO BORGNA
Federico Borgna, classe 1973, laureato in giuriusprudenza è un politico italiano, sindaco della città di Cuneo dal 23 maggio 2012, da quando sostenuto da 5 liste civiche, raggiunse al primo mandato il 60% delle preferenze. È Stato eletto anche presidente della Provincia dal 13 ottobre 2014, mandato che scadrà insieme a quello di primo cittadino di Cuneo, il prossimo maggio 2022. È il primo non vedente nella storia della Repubblica Italiana a essere eletto alla carica di sindaco di un comune capoluogo di provincia. Famosa la sua dichiarazione appena eletto: “Io sindaco cieco, guido la città di Cuneo ascoltando i cittadini”.