Zona di Saluzzo della Cia (Agricoltori Italiani di Cuneo): Diego Botta eletto nuovo presidente

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Il nuovo presidente della zona di Saluzzo della Cia Agricoltori Italiani di Cuneo è il trentottenne Diego Botta, contitolare del birrificio agricolo “Kauss” a Piasco.

Prende il posto di Ivo Nicolino, che lascia per gli impegni lavorativi legati alla sua azienda. A eleggerlo, per alzata di mano, è stata l’assemblea degli iscritti dell’area svoltasi all’Hotel Griselda, nella “Capitale” del Marchesato. Botta farà anche parte del Consiglio esecutivo e di quello direttivo provinciale. Il buon numero di iscritti presenti ha inoltre scelto i componenti del Comitato di zona e i delegati per l’assemblea provinciale in programma sabato 15 gennaio, a partire dalle 10, nella Sala polivalente del Castello degli Acaja di Fossano. Questi ultimi voteranno i nuovi vertici dell’associazione agricola della “Granda”, con mandato fino al 2025.

Alla riunione di Saluzzo erano presenti il presidente e il vicepresidente uscenti, Claudio Conterno e Marco Bellone, entrambi ricandidati con lo stesso ruolo il 15 gennaio alla guida della Cia Cuneo, il direttore provinciale, Igor Varrone, e i vicedirettori, Filomena Sammarco, anche responsabile della zona di Saluzzo, Daniela Destefanis e Silvio Chionetti.

Il direttore Varrone ha illustrato alcune modifiche allo Statuto, che dovranno ottenere l’ok dall’assemblea del 15 gennaio, e ringraziato i dirigenti e il personale che hanno fatto crescere l’organizzazione nel Saluzzese. Affermando: “Dobbiamo essere un punto di ascolto delle idee e dei suggerimenti degli agricoltori per migliorare sempre di più i servizi offerti”.

Il presidente uscente Conterno ha evidenziato le difficoltà del settore ortofrutticolo, che rappresenta uno dei pilastri produttivi della zona, precisando come “sia necessario, a partire da subito, trovare la strada per valorizzarlo nel migliore dei modi”.

Il vicepresidente uscente Marco Bellone si è detto soddisfatto dell’esperienza maturata nei quattro anni passati. Sottolineando: “Il futuro sarà una sfida ancora più importante. Se saremo rieletti continueremo a essere a disposizione del mondo agricolo per ottenere risultati sempre migliori”. 

Il presidente uscente di zona, Nicolino, ha ricordato il grande impegno di tutti nonostante le difficoltà. Concludendo: “Insieme, però, siamo riusciti a costruire un percorso proficuo”.

Il tecnico, specializzato nell’assistenza in campo, Maurizio Ribotta, ha presentato i nuovi sportelli dedicati ad apicoltura, castanicoltura e alla coltivazione del nocciolo. Aggiungendo: “I problemi degli ultimi anni legati alle “classiche” coltivazioni di questa zona, come il kiwi, stanno indirizzando gli agricoltori verso nuovo colture: dal nocciolo ai piccoli frutti. La nostra consulenza dovrà essere attenta e mirata in questa direzione”.

Il vicedirettore e responsabile dell’area tecnica di Cia, Silvio Chionetti, ha illustrato le novità sulla Politica Agricola Comune (Pac) e sul Programma di Sviluppo Rurale (Psr). Puntualizzando: “Nei prossimi anni l’Unione Europea destina il 35% del proprio bilancio all’agricoltura. Ma chiede in cambio, al mondo rurale, maggiore attenzione verso l’ambiente e la qualità dei prodotti. Ad esempio tra le tante questioni in ballo, ci sono degli obiettivi da raggiungere entro il 2030: riduzione del 50% dell’uso dei pesticidi e dei rischi a essi legati; riduzione del 20% dell’uso dei fertilizzanti; riduzione del 50% delle vendite di farmaci antimicrobici per combattere le infezioni negli animali da allevamento; aumento al 25 % della superficie dedicata all’agricoltura biologica. In Italia attualmente si attesta al 16%”.

Diego Botta, 38 anni, laurea in Scienze e Turismo Alpino e master in Agricoltura Sociale, è fondatore e contitolare, con Ivan Lodini e Luigi Cagioni, della società agricola birrificio “Kauss”. L’azienda è nata nel 2012 a Piasco e si è caratterizzata fin da subito per l’utilizzo di materie prime, necessarie a produrre la birra, coltivate in provincia di Cuneo. Una scelta vincente che ha fatto crescere la struttura, diventata un punto di riferimento per lo stile nella produzione innovativa e molto sensibile alla tutela dell’ambiente.

Dice Botta: “Nonostante l’ultimo, difficile periodo dovuto al Covid, grazie alla scelta della filiera locale delle materie prime, siamo riusciti a trovare dei canali di vendita che apprezzano e valorizzano i nostri prodotti”.

Perché ha accettato la presidenza per i prossimi quattro anni? “Non è stata una decisione presa a cuor leggero, perché se si accetta l’incarico poi bisogna essere presenti e portare avanti i progetti. Ma, se si vogliono raggiungere dei risultati, ognuno di noi deve fare la propria parte. Perché non serve criticare le azioni degli altri, se non ci si mette in gioco”.

Gli obiettivi del mandato? “Innanzitutto voglio ascoltare, conoscere e imparare. La nostra azienda, infatti, opera in un settore specifico, ma il territorio Saluzzese è caratterizzato da produzioni molto diversificate. Poi, bisogna impegnarsi affinché l’agricoltura di questa zona, che è fondamentale in termini di valore economico e di risorse umane impiegate, non venga più “bistrattata” dalla parte finale della filiera. Ad esempio dal mondo dell’agri-industria”.

Come sarà l’agricoltura del futuro? “Dovrà saper cogliere le numerose, nuove sfide, che hanno portato le trasformazioni dovute anche all’emergenza sanitaria. In quest’ottica, voglio dare il mio contributo per valorizzare le aziende rurali del territorio”.

cs