Pedaggi autostradali, “chi usa deve pagare”. 
Le imprese di trasporto e lo Stato non sono dei bancomat

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Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano chiedono alle Istituzioni maggiori controlli affinché i trasportatori stranieri paghino quanto dovuto

Martedì 10 giugno – 16.30

Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano chiedono l’intervento urgente del Governo per controllare e arginare il mancato pagamento dei pedaggi autostradali. Gli onesti pagano per tutti, mentre le nostre imprese di trasporto e le casse dello Stato italiano si trasformano in bancomat dal quale i “furbetti” continuano a prelevare causando notevoli danni a tutto il Sistema-Paese.

Come riportato da La Stampa e TrasportoEuropa, le truffe – scoperte recentemente dalla Polizia Stradale di Alessandria Ovest e dell’Aquila – vedono aziende di autotrasporto sottrarsi al pagamento dei pedaggi autostradali al casello. In particolare, nel torinese sono stati segnalati circa 3.500 transiti avvenuti senza pagamento, con un’evasione complessiva che si aggira sui 42.000 euro.

 

Questi fatti attualmente agli onori della cronaca non fanno altro che confermare ciò che Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano hanno denunciato da tempo. Le nostre Associazioni hanno già preso posizione con una proposta concreta per limitare e prevenire tale fenomeno, che si sta diffondendo soprattutto in modo esponenziale tra le aziende straniere operanti in Italia.

 

Infatti, Assotrasporti e Azione nel Trasporto Italiano – come evidenziato in uno dei punti della piattaforma programmatica presentata al Governo in più occasioni – chiedono alle Istituzioni maggiori controlli affinché i trasportatori stranieri paghino quanto dovuto per la percorrenza di tratte autostradali italiane e, in particolare, l’effettiva applicazione e il recupero delle eventuali sanzioni oltre che delle tariffe non pagate.
Il mancato corrispettivo del pedaggio delle tratte, di fatto, aggrava il costo finale delle tariffe per gli autotrasportatori italiani, andando ad incrementare la voragine di costi che devono fronteggiare quotidianamente a causa della concorrenza sleale estera.

 

Applicando il basilare principio del chi usa paga” – affermano Secondo Sandiano e Renzo Erbisti, Presidenti delle due associazioni – “l’onere del costo delle infrastrutture non ricadrebbe unicamente sulle imprese di autotrasporto italiane, tenendo presente che una delle maggiori voci che aggrava i loro bilanci è proprio il pagamento dei pedaggi autostradali, in aumento di anno in anno”.

 

Il Vicepresidente della IX Commissione Trasporti alla Camera, On. Ivan Catalano, sostiene la nostra proposta e ha presentato un’interrogazione parlamentare – visibile sul sito della Camera n° 5/02498 – su diversi argomenti, fra i quali spicca la richiesta di statistiche relative ai pedaggi non pagati, con distinzione tra targhe straniere ed italiane. Ancora più importante, è stato chiesto quali siano le azioni di recupero dei pedaggi autostradali non pagati e la relativa copertura finanziaria, il cui costo – se non recuperato – ricade sulla collettività dei cittadini. La stessa interrogazione (atto n. 3-00973) è stata presentata in data 27 maggio anche al Senato dal Sen. Gianluca Susta, membro dell’8a Commissione Lavori Pubblici al Senato.
Le nostre associazioni auspicano un concreto intervento da parte del Governo, dato che il mancato versamento dei pedaggi da parte dei vettori stranieri comporta, in ultima analisi, una diminuzione di entrate al bilancio dello Stato, contribuendo ad aggravare la crisi che stiamo attraversando.
Oltretutto, in aggiunta alla problematica segnalata, l’intervento delle Istituzioni andrebbe a colmare il vuoto di risposte nei confronti della categoria, che sta ancora aspettando le scontistiche sui pedaggi, promesse ma, allo stato attuale, concesse solo ai pendolari.

 

Stiamo combattendo la nostra lotta contro la concorrenza sleale e i costi eccessivi subiti dai trasportatori su più fronti, ultimi dei quali la lettera inviata al Governo italiano, francese e alla Commissione Europea e la campagna social #StopSistri.

 

Chiunque fosse interessato a conoscere più in dettaglio le proposte delle due Associazioni, può rivolgersi alla Segreteria Assotrasporti ([email protected]), o visitare i siti internet www.assotrasporti.eu e www.azioneneltrasportoitaliano.it, la pagina Facebook e Twitter Assotrasporti oppure il gruppo Facebook

 

Azione nel Trasporto Italiano