Così si è espresso in merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza Marco Bussone, presidente dell’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani: «Il Pnrr non sta funzionando. Avremmo voluto un’azione diversa per spendere 191 milioni di euro. Mentre sta funzionando il piano complementare per il sisma, unica cosa efficace, troppe misure dl Pnrr hanno criteri di selezione e attuazione inspiegabili, fuori dalla realtà. A partire da quello sulle scuole, in cui viene impedito ai Comuni di utilizzare i progetti che erano già stati montati e allestiti grazie al bando del fondo statale progettazione ad esempio, oppure quello sui borghi in cui le Regioni devono individuare, non si capisce bene come, 20 borghi dotati di 20 milioni di euro ciascuno e poi altri 229 borghi che avranno solamente 1,6 milioni di euro. Rischiamo, sul piano dei borghi, di buttare via 1 miliardo di euro. Le logiche urbanocentriche escludono di fatto i piccoli Comuni. Sulla rigenerazione urbana, il nord viene totalmente penalizzato senza motivo. Crediamo che Palazzo Chigi con il Mef debbano ascoltare i Sindaci dei piccoli Comuni che sanno bene come si lavora sul territorio per generare sviluppo, coesione, riorganizzare servizi, opportunità per le comunità».