Sette giorni tra la Toscana e l’Emilia Romagna, passando per il Piemonte, che mettono in palio 9 punti, da inseguire e da sudare in campo in 270’ fondamentali.
Il Cuneo di mister Massimo Gardano è atteso da un trittico cruciale, con sesta, settima ed ottava giornata del girone A di Serie C che possono già dire tanto, dopo un ottimo inizio stagione, il cui cerchio si è chiuso in un certo senso con il ko del “Paschiero immeritato contro il Pisa.
Continua a parlare il dialetto di Dante l’avversario dei biancorossi: dopo i nerazzurri di Gautieri, è la volta della Pistoiese di Paolo Indiani. Una sfida importante al “Marcello Melani”, contro una compagine oggi appaiata agli uomini di Gardano e reduce dal ko per 2-0 nel derby contro il Livorno. Una potenziale avversaria diretta per la lotta ad una posizione tranquilla di classifica, ricca però di giocatori con un bacino di esperienza importante, benché non entrati ancora a pieno regime nell’undici tipo del tecnico toscano. È il caso di Jonathan Rossi, difensore con un passato in A con Sassuolo, Sampdoria e Parma (senza mai giocare con i gialloblù), di Romeo Papini (out domani), quasi cento presenze in B, o dell’attaccante Juan Surraco, uruguayano trentenne scoperto dall’Udinese della famiglia Pozzo e poi girovago in B nel secondo lustro del primo decennio del 2000 con Ancona, Torino, Modena, Livorno, Cittadella, Ternana, senza però segnare mai troppi gol. Poi, giovani di belle prospettive come il portiere Andrea Zaccagno, ex compagno di Martino ai tempi del Torino Primavera campione d’Italia, ed una vecchia conoscenza in corso Monviso, Zaccaria Hamlili, in biancorosso appena due anni orsono.
Il primo di tre match cruciali, rispetto ai quali Gardano ha le idee chiare sugli obiettivi da conseguire: “Vorrei non perdere mai. È chiaro che all’interno di questo primario obiettivo ci metterei la vittoria ma in primis è importante non perdere. La Pistoiese è squadra forte. Hanno sette punti con una partita in meno, mi aspetto una partita abbastanza scorbutica, difficile. Sono la classica squadra di serie C, contro cui dovremo mettere tanta attenzione in campo. Che cosa ci serve in più rispetto alla gara con il Pisa? Domenica abbiamo prodotto 4-5 palle gol, loro hanno fatto quel che hanno fatto, con il gol che è stato frutto di un episodio. A volte metti attenzione ma l’episodio ti condanna. Il Pisa è stato bravo a condurre sempre la partita nel modo che poteva essere consono per la sua squadra in quel momento, prima in undici attaccando, poi in dieci difendendo. È quello che dobbiamo capire anche noi: saper leggere le situazioni adattandoci di conseguenza”.
Il Cuneo andrà a Pistoia con la rosa quasi al completo (out l’ormai lungodegente Andrea Cristini con Luca Bertoldi, fermo per molti mesi) e, per la prima volta, con la parola “turnover” presa come riferimento. Boniperti ha chiuso ieri sera l’allenamento in anticipo, ma dovrebbe essere della partita, mentre Baschirotto, acciaccato ad inizio settimana, è ora completamente arruolabile. Facile che il tecnico ex Gozzano opti ancora per il 4-3-3, tenendo buono il modulo a due punte per altre occasioni (magari con Boniperti nelle migliori condizioni). Intanto, sembra prendere piede anche l’ipotesi della doppia punta di peso con la coppia Zamparo-Dell’Agnello, con un trequartista alle spalle come Gerbaudo: “Possono coesistere, come hanno dimostrato nei pochi minuti insieme in coppa contro il Monza. Non so se sarà già la soluzione di domenica, ma certamente è una carta che tengo in forte considerazione”.
Quattro gol fatti e quattro subiti per la Pistoiese, appena uno in più in entrambi i casi dei biancorossi, seppur con una partita in meno. Sarà una sfida equilibrata, da provare a vincere.
Carlo Cerutti – Redazione Sportiva Ideawebtv.it
Foto Cuneocalcio.it