Autostrada A33 lavori in anticipo (dopo anni di ritardi)

Accelerato il cronoprogramma per la “Asti-Cuneo” Dimezzati i tempi per il tratto “Verduno-Cherasco”

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Nuovo “colpo di scena” nell’intricata e annosa que­­­­stione del­l’Au­­­­­tostrada Asti-Cuneo. I tem­­pi ultimamente preventivati per il completamento dell’importante infrastruttura, po­­trebbero, e questa sarebbe davvero una grande notizia (ma il condizionale è d’obbligo), accorciarsi. È quanto emerso dalla riunione che si è svolta nei giorni scorsi presso il Mu­ni­cipio di Alba.

Ad aprire l’incontro è stato il presidente della Regione Pie­monte Alberto Cirio, che, insieme all’assessore regionale ai Trasporti e alle In­fra­strutture Marco Gabusi e alla società appaltatrice, ha incontrato i primi cittadini del territorio interessato dai lavori della A33. Ecco le parole del Governatore: «Bisognerebbe an­ti­­cipare di 30 anni per andare in pari con il territorio sul tema dell’Autostrada Asti-Cuneo. Chiaramente impossibile, ma ciò che siamo riusciti a fare, e di cui siamo felici, è una decisa accelerazione del cronoprogramma, che abbiamo voluto condividere con i sindaci e gli amministratori del territorio. La Società Au­tostrada Asti-Cuneo ha infatti confermato che i lavori stanno procedendo in modo spedito e che il lotto “Roddi-Verduno 2.6b” si concluderà entro la fine del 2022, un an­no prima rispetto al cronoprogramma, mentre il lotto “Ver­du­no-Cherasco 2.6a” po­trà vedere dimezzati i tempi del relativo cantiere».

«Sarà finalmente più agevole rag­giungere l’ospedale di Ver­du­no», hanno rimarcato il presidente Cirio e l’assessore Gabusi, «e per farlo non sarà necessario pagare alcun pe­daggio. La Regione, inoltre, si è impegnata al massimo per approvare rapidamente le va­lutazioni di impatto am­bien­ta­le sul “lotto 2.6a”, a cui è stato dato il via libera della Giunta in meno di due mesi. È fondamentale adesso che an­che da Roma venga garantita altrettanta rapidità per un’o­pe­ra strategica».

Durante l’incontro, sono state confermate le indicazioni dei giorni scorsi da parte di Autostrada Asti-Cuneo, che si dichiara pronta a comprimere nettamente i tempi di realizzazione. Anticipata dunque di un anno la data di fine lavori per il “lotto 2.6b”, che comprende il tratto tra Cantina Roddi e Verduno, con un tracciato in parte autostradale e in parte con caratteristiche di strada a scorrimento veloce a due corsie per ogni senso di marcia e senza alcuna intersezione a raso, i cui lavori sono iniziati la scorsa estate.

Inoltre, la società ha dichiarato il proprio impegno per la chiusura anticipata dei lavori anche sul “lotto 2.6a”, che riguarda il tratto tra Verduno e Cherasco ed è in attesa delle autorizzazioni localizzative e della valutazione di impatto ambientale da Roma per il nuovo progetto all’esterno, in sostituzione del tunnel del precedente progetto. Una vol­ta ricevute le autorizzazioni, la società appaltatrice si impegnerà a dimezzare i tempi con­trattuali di realizzazione, originariamente fissati a 30 mesi. In questi giorni è inoltre previsto un incontro con il ministro delle In­fra­strutture Enrico Gio­van­nini, «al quale ribadiremo l’importanza di procedere rapidamente con le approvazioni ministeriali», ha evidenziato l’as­sessore Ga­busi, aggiungendo: «Il risultato è stato raggiunto certamente grazie al lavoro di coloro che operano in cantiere ed è anche importante ricordare che dietro c’è una forte spinta nata dal Comitato di Sup­por­to (che deve il nome al presidente della Società Auto­strada Asti-Cuneo Giovanni Quaglia), composto dai Pre­si­denti delle Province di Asti e Cuneo, dai Sindaci e dalla Re­gione Piemonte. Stiamo viaggiando nella stessa direzione con incontri ogni mese da oltre un anno e gli esiti positivi sono evidenti».

Sul tema del pagamento dei pe­daggi autostradali, «sgomberato il campo dal dubbio della gratuità del pedaggio per raggiungere l’ospedale di Ver­du­no», ha puntualizzato Ci­rio, «dob­­biamo ora concertarci su un punto da risolvere che ri­guarda il casello di Ca­sta­gni­to. Riteniamo che gli albesi che utilizzano questo tratto non debbano pagare nul­la: dob­biamo ora lavorare tutti in­sieme per reperire le risorse per mantenere in equilibrio finanziario l’opera, salvaguardando la gratuità della tan­gen­ziale sul tratto albese».

«Il territorio si aspetta pure le opere complementari», ha os­servato il sindaco di Alba Car­lo Bo, «Non se ne parla più, ma è giusto che ci siano, poiché sono fondamentali per tutto il nostro territorio. Nello specifico, Alba ha dato molto di più di quello che ha ricevuto: infatti, il tratto 2.5 non sarà realizzato e si utilizzerà la nostra tangenziale che ver­rà adeguata in tempi, ci auguriamo, brevi. Sarebbe paradossale dover pagare anche la tan­genziale. Riteniamo di es­sere a credito perché, oltre ad aver atteso per oltre 30 anni questa opera, la nostra città non può pensare di essere addirittura beffata».

«Siamo particolarmente orgogliosi di annunciare l’obiettivo di completare con 12 mesi di anticipo il primo lotto “2.6b” dell’Asti-Cuneo e di dimezzare di fatto i tempi realizzativi del nuovo “lotto 2.6a”, una volta ottenute le au­­to­rizzazioni previste», ha di­chiarato l’amministratore de­legato di Autostrada Asti-Cuneo Bernardo Magrì, «Que­sto risultato, possibile grazie alla nostra società collegata Iti­nera impegnata nei lavori, è anche il frutto di un proficuo lavoro sinergico svolto in que­sti mesi dalla concessionaria con la Regione Pie­mon­te e il territorio. Abbiamo un obiettivo comune: dare ai cittadini del Piemonte una nuo­va e moderna viabilità».