Chi conosce Giovanni Truppi, anche solo superficialmente, sa bene che non è geneticamente predisposto per piacere un po’ a tutti. Quelli come lui, al limite, possono aspirare a piacere molto a pochi (o perlomeno non tanti). La dinamica si confermerà a Sanremo, dove qualcuno lo scoprirà e si innamorerà della sua scrittura, mentre molti non faranno nemmeno la fatica di concedergli un secondo ascolto.