«Un gruppo che non si arrende e lotta con agonismo e tenacia»

Davide Dutto: «Dopo lo stop forzato nei giovani c’è ancor più voglia di calcio»

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La voglia di tornare in campo per provare a sorprendere ancora. Attesa quasi finita in casa Under 15 Regionale dell’Ac Cuneo 1905 Olmo che, domenica 13 febbraio sul campo del Candiolo, riprenderà ufficialmente il proprio cammino in campionato: i Gio­vanissimi biancorossi hanno stupito nella prima metà del torneo, con una squadra, quella dei 2007, partita a fari spenti ma in grado di piazzarsi e confermarsi alle spalle del solo Chisola, capolista nel Girone D. Al timone della compagine cuneese, mister Da­vide Dutto: classe 1988, cresciuto calcisticamente nel Pedona, esterno alto da giocatore e successivamente allenatore del vivaio, ex inoltre di Bisalta, Valvermenagna e Va­l­le Stura, match analyst con qualifica ufficiale, si è affermato nel capoluogo con il fu Ac Cuneo 1905 e, poi, prendendo il comando dei 2006 dell’Olmo. Prima della conferma/approdo nel nuovo club, sotto il coordinamento del Responsabile del Settore Giovanile Roby Viviani.

Mister Dutto, a 34 anni hai già acquisito notevole esperienza in panchina…
«Mi è sempre piaciuto fare attività agonistica, preparare la partita al meglio. Quando, per la prima volta, mi proposero un ruolo da allenatore, ho accettato con piacere: gli anni a Borgo San Dalmazzo, con il Pedona, mi sono serviti molto sotto questo punto di vista, permettendomi di crescere. Parallelamente ho sempre continuato a frequentare tanti corsi, aggiornandomi co­stantemente».

Nella seconda metà del decennio passato, la chiamata del Cuneo. Un’av­ven­tura, purtroppo, finita poi con il fallimento societario…
«Il Settore Giovanile, di cui Valter Quirico era il responsabile, era ben organizzato: fortunatamente sentivamo poco i problemi legati alla Prima Squadra e si è sempre lavorato bene. Per questo abbiamo sperato fino all’ultimo in un epilogo diverso: purtroppo le vicende societarie hanno rovinato quanto di buono costruito. Il nostro, era un bel gruppo».

In tanti, però, vi siete successivamente ritrovati all’Olmo…

«Quando abbiamo saputo che, nel Cuneo, tutto era finito, trovare squadra è stato difficile: tutte le società si erano già organizzate, soprattutto per quanto concerne l’attività agonistica. In autunno, sono stato contattato da Roby Viviani, il quale ha deciso di affiancarmi inizialmente alla Prima Squa­dra: per loro seguivo gli allenamenti, le partite delle avversarie e producevo i report per mister Magliano. È stato un periodo utile, mi è servito per capire molte metodologie di allenamento».

Ed ora, all’Ac Cuneo 1905 Olmo, dopo due campionati fermati dal Covid, finalmente si è tornati a giocare. Soddisfatto della tua Under 15 Regionale?
«Finora siamo andati molto bene: la squadra è stata rinnovata parecchio, di fatto rifondata con alcuni ragazzi provenienti da diverse realtà della provincia. Per questo motivo, inizialmente, non è stato semplice amalgamare il gruppo, ma devo ammettere che i ragazzi, vecchi e nuovi arrivati, sono stati bravi a riuscirci. Sappiamo sopperire ai nostri limiti con agonismo e lotta: questa è una squadra che dà sempre il massimo, uscendo spesso sfinita dal campo. Grazie a queste qualità, abbiamo ottenuto risultati di prestigio e, a volte, inaspettati, contro avversarie come Bra e Cheraschese, dopo partite tirate in cui abbiamo avuto la capacità di dare quel “quid” in più per ottenere il risultato».

Come hai ritrovato i ragazzi dopo due anni segnati dal Covid?

«Le lunghe pause hanno inciso, sin dal punto di vista mentale che fisico: dobbiamo considerare che tanti ragazzi non sono potuti scendere in campo, giocare insieme, a volte costretti ad allenarsi solo a livello individuale. Con conseguenze inevitabili sulla preparazione e con rischi sempre dietro l’angolo di so­vrac­carichi ed infortuni. D’altro canto, queste soste forzate hanno spinto i nostri giovani a tornare con ancora più voglia e desiderio di calcio».

Obiettivi per la seconda parte di campionato?

«Innanzitutto, mantenere la categoria, fondamentale per la società. Una volta raggiunto, sarà il campo a parlare. Sarà fondamentale ripartire al meglio: abbiamo dovuto af­fron­tare diversi problemi legati al Covid e, praticamente, fino ad un paio di settimane fa, ci siamo allenati a ranghi ridotti. La ripresa del campionato, quindi, non sarà sem­plice: rispetto ad inizio stagione, però, a livello tattico siamo molto migliorati, abbiamo acquisito maggiore consapevolezza e certezze in più».

Impressioni su questo campionato Under 15?
«È molto competitivo. Risulta difficile affrontare anche le squadre che si trovano in fondo alla classifica, in zona playout: non a caso, sfogliando i risultati, ne vediamo tanti non netti o eclatanti. Bisogna, perciò, stare con gli occhi aperti, anche perché molte compagini, come le torinesi, si sono rinforzate e potrebbero verificarsi sorprese».

Come valuti il progetto portato avanti dall’Ac Cuneo 1905 Olmo?
«Quando approdai all’Olmo trovai una società organizzata: con questa nuova realtà si è voluto fare un passo in più e penso che, con il passare degli anni, si assisterà ad una grande valorizzazione del Settore Giovanile ed i ragazzi dell’attività agonistica saranno sempre più al centro del progetto. L’ambiente è ottimo e l’ideale per crescere, anche professionalmente, in serenità».