Ieri intorno alle ore 18 due detenuti nordafricani ristretti presso il carcere di Fossano, addetti al lavoro all’esterno ristretti al primo piano, venivano alle mani anzi “a padellate” per “scaramucce” dovute alla spartizione del loro lavoro all’interno dello spaccio bar dell’istituto.
Un agente scelto di polizia penitenziaria durante l’intervento volto a ripristinare la sicurezza rimaneva ferito ed è dovuto ricorrere allecure del pronto soccorso.A dare notizia è l’O.S.A.P.P. (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci che afferma: “la sorveglianza dinamica sta avendo esiti nefasti, anche nei contesti penitenziari più tranquilli. Se due detenuti addetti al lavoro all’esterno arrivano con tale facilità alla resa dei conti, crediamo sia doveroso porsi delle domande sul futuro di tale ormai non più “miracoloso” sistema di gestione”. Prosegue Beneduci: “Abbiamo attivato, con successo, una petizione presso il personale di polizia penitenziaria operante negli istituti penitenziari e nei servizi dell’amministrazione penitenziaria volta a rivedere profondamente la sorveglianza dinamica, oltre alla previsione di dispositivi antiaggressione per i poliziotti penitenziari”.
“L’ultimo scandaloso epilogo di una gestione dell’amministrazione è quella di aver annullato la corresponsione del buono Befana per i figli dei poliziotti penitenziari. L’unico recente interessamento dell’amministrazione è stato quello di aumentare dell’83% le mercedi dei detenuti. Un doppio binario nel riconoscimento dei diritti che è a dir poco scandaloso, un unicum in negativo nel panorama nazionale”.
c.s.