Una delegazione della Regione Piemonte in sopralluogo al Parco del Monviso

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Martedì 15 febbraio una delegazione della Regione Piemonte, guidata dall’ing. Stefania Crotta, direttore della Direzione Ambiente, Energia e Territorio, e di cui facevano parte anche il dott. Jacopo Chiara, responsabile del Settore Sviluppo sostenibile, biodiversità e aree naturali, la dott.ssa Chiara Musolino, responsabile del Settore Sviluppo della Montagna, e altri tre funzionari regionali, ha fatto visita all’Ente di Gestione delle Aree protette del Monviso.

«Siamo onorati di avere ricevuto una delegazione così ampia – ha detto il presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti – presso i nostri uffici: è un sintomo esplicito di quella vicinanza che la Regione Piemonte ci ha già significato nel recente passato in varie forme, anche per bocca del presidente Cirio e del vicepresidente Carosso. Il Consiglio che presiedo, rappresentato nell’incontro da alcuni suoi membri, Anello, Audisio, Perotto e Vanzetti, sta lavorando perché il Parco del Monviso ricopra sempre più un ruolo rilevante sul territorio, sia nella porzione montana che in quella di pianura, entrambe di fondamentale importanza».

La visita si inserisce in una serie di incontri che la Regione Piemonte sta svolgendo in tutti gli Enti di Gestione delle Aree protetti piemontesi; nel corso della riunione, il presidente del Parco del Monviso, Dario Miretti, e il direttore Vincenzo Maria Molinari hanno rappresentato le attività istituzionali e i progetti portati avanti in questi anni in molteplici campi d’azione, anche a livello transfrontaliero.

In particolare, è stato messo in evidenza il dinamismo che l’Ente ha assunto in seguito alla nomina a presidente di Dario Miretti, che ha da subito interpretato il ruolo del Parco in modo molto attivo sul territorio, organizzando eventi di rilievo come il convegno sulla filiera lattiero-casearia dello scorso ottobre a Staffarda e concludendo una serie di intese con importanti attori, quali il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, la Fondazione Agrion, la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, le Associazioni Octavia, Le Terre dei Savoia e AsProMiele – Associazione Produttori Miele del Piemonte; una rete di collaborazioni territoriali che è stata molto ben accolta dai funzionari regionali in visita, poiché dimostra la vivacità e la vision dell’Ente.

L’incontro è diventato inoltre occasione per parlare del ruolo del sistema delle aree protette anche nell’ambito della progettazione a supporto degli altri enti territoriali.

«I parchi sono Enti che lavorano in ambiti strategici su cui la Regione Piemonte punta per raggiungere i target degli obiettivi della strategia di sviluppo sostenibile e di adattamento ai cambiamenti climatici; in questo momento è particolarmente importante che gli Enti Parco lavorino con gli altri soggetti del territorio per progettare e realizzare interventi che sappiano cogliere le opportunità offerte dalle risorse finanziarie che lo Stato e la Regione metteranno in pista per favorire la ripresa e la resilienza dei territori; il lavoro di squadra diventa altresì fondamentale per coinvolgere professionalità indispensabili per il successo delle nostre strategie» – ha precisato l’ingegner Crotta.

L’invito della Regione è che gli Enti di Gestione delle Aree protette affianchino i Comuni del territorio e gli altri soggetti afferenti al mondo della ricerca e dell’imprenditoria assicurando il valore aggiunto della compatibilità ambientale e della sostenibilità ecologica nei processi di crescita del territorio. I Parchi, come componenti di aggregazioni locali ma anche come rete regionale di per sé, possono diventare enti capaci di coinvolgere la pluralità di soggetti appena citati su diverse tematiche di rilievo attuale.

«Il Parco è aperto alla collaborazione con il territorio: sono argomenti di cui abbiamo già parlato in Consiglio e siamo pronti a dare il nostro contributo, proprio come abbiamo già iniziato a fare negli scorsi mesi», ha concluso il presidente Miretti.

La delegazione regionale è poi stata accompagnata alla Tenuta di Staffarda, dove si è svolta la visita del borgo agricolo.

c.s.