Una canalese al Quirinale: un fatto che è quasi storico, e che rappresenta un ulteriore momento da ricordare sia per la cittadina, sia per una personalità che trova le proprie origini di famiglia proprio nella capitale del pesco. E’ la storia di Paola Cappello, classe 1972, in quota presso il Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino.
A lei, con tanto di passaggio su Rai Uno in diretta al cospetto del presidente Sergio Mattarella, l’onore di essere ricevuta nel cuore della Repubblica italiana: in occasione di “Donne di Talento 2021”, seconda edizione dell’evento promosso dal Cenacolo della Cultura e delle Scienze, ossi all’associazione nata per divulgare le scienze e la ricerca per il futuro dei giovani. Il prestigioso omaggio ha trovato concretezza lo scorso martedì 8 marzo, nella Giornata internazionale della donna.
Il plauso alla dottoressa Cappello è giunto anche da parte dell’amministrazione comunale, e in particolare del sindaco-coscritto Enrico Faccenda.
Del resto -e guardando oltre l’istante di questo doveroso riconoscimento anche mediatico- i meriti per questa esimia ricercatrice roerina sono molti e di altissimo profilo: per un ambito in cui spesso si lavora in silenzio, lontani dalle luci dei riflettori, ma compiendo spesso atti straordinari e al servizio della collettività. Tra i suoi ultimi studi condotti, c’è anche quello volto ad “accerchiare” il cancro del pancreas, pubblicato peraltro sulla prestigiosa rivista internazionale “Proceedings of the National Academy of Sciences of the Usa”.
E’ un fatto di rilevanza internazionale: dal momento che la Cappello, insieme con il ricercatore Francesco Novelli, ha scoperto il modo per permettere ai linfociti killer antitumore di infiltrarsi all’interno del tessuto tumorale per eliminarlo. Si tratta di un passo da gigante nella lotta al cosiddetto “killer silenzioso”, nome che spesso viene attribuito a questa malattia: e per cui, all’illustre canalese, spetta sin da subito una profonda riconoscenza per questo suo lavoro, oltre che un incoraggiamento tutto roerino a proseguire per questa strada.
Paolo Destefanis