I carabinieri della compagnia di Bra hanno arrestato, in flagranza di reato, per tentato furto, tre giovani donne di etnia rom, domiciliate in un campo nomadi del torinese.
Le giovani avevano cercato di introdursi nell’abitazione di un cittadino braidese situata in una zona centrale della città, per commettere un furto.
In pieno giorno, mentre una terza donna aspettava in auto, le altre due avevano suonato il campanello -verosimilmente per accertarsi che nessuno fosse in casa- senza ricevere risposta. Avevano appena iniziato ad armeggiare con gli arnesi da scasso sulla porta per introdursi nell’appartamento, quando il legittimo proprietario -che invece era regolarmente all’interno ma non aveva risposto al campanello- le aveva “sorprese in flagranza” e le aveva messe in fuga. L’uomo era riuscito ad annotarsi la targa dell’auto, una Volkswagen Polo, a bordo della quale le aveva viste fuggire e aveva allertato immediatamente la centrale operativa dei Carabinieri di viale della Costituzione, fornendo dettagli significativi sull’identificazione delle donne.
Grazie al dispositivo dei carabinieri predisposto sul territorio, le tre giovani erano state intercettate -dopo pochi minuti- presso un distributore di carburante ove si erano fermate, con l’auto segnalata, per fare rifornimento. I carabinieri avevano dunque bloccato e tratto in arresto per tentato furto D. J. E, classe 1998, L. M, del 1977 e E. E., classe 1996, tutte pluripregiudicate per reati contro il patrimonio.
Dal successivo controllo era inoltre risultato che una di loro non avrebbe dovuto essere a Bra: per venire a commettere il furto era evasa dagli arresti domiciliari che stava scontando nel campo nomadi di residenza, proprio per reati contro il patrimonio. Infine, la stessa donna era risultata essere alla guida dell’auto senza aver mai conseguito la patente.
Tutte e tre le donne, dopo essere state arrestate, sono state trasferite in carcere a Torino a disposizione dell’autorità giudiziaria.
c.s.