Gli incendi stanno colpendo in modo devastante diverse aree boschive, montane e collinari, del Torinese e delle valli Varaita e Stura e, in misura minore, dell’Alta Langa nel Cuneese.
Al momento, sul territorio regionale si stimano oltre 2000 ettari di superficie andata a fuoco, dei quali più di 400 nella provincia “Granda. Venerdì 27 ottobre il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, ha firmato la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza indirizzata al presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli. Da quando il fenomeno ha cominciato ad espandersi, il 19 ottobre, sono più di 1100 i volontari del Corpo Antincendi Boschivi e della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, gli uomini dei Carabinieri Forestali e quelli delle Forze dell’Ordine che, a terra, instancabilmente e ininterrottamente, hanno operato giorno e notte. Utilizzando il prezioso rinforzo dal cielo di quattro mezzi aerei.
Il governatore del Piemonte e l’assessore alla Protezione Civile, Alberto Valmaggia, sabato 28 hanno effettuato un sopralluogo nelle aree torinesi delle valli Susa e Chisone (Bussoleno, Caprie, Rubiana, Giaveno, Cumiana, Cantalupa). Domenica 29, Valmaggia è stato nelle zone più colpite del Cuneese: Pietraporzio; Sambuco; Demonte; Bellino; Pontechianale e Casteldelfino.
“Come Regione – sottolinea Valmaggia – fin dal propagarsi dei primi incendi abbiamo attentamente monitorato la situazione che sta tornando sotto controllo. Però bisogna sempre stare all’erta in quanto le difficoltà non sono ancora del tutto risolte. Il rischio di nuovi focolai è concreto, anche perché alimentato dalla forte siccità e dal vento che non aiutano a bloccare il fenomeno e rendono, comunque, estremamente difficoltoso lo spegnimento delle fiamme. Servirebbe la pioggia, ma, almeno per una settimana, le previsioni non vanno in questa direzione. Ringrazio tutti gli operatori che hanno lavorato con grande competenza, professionalità e disponibilità e i sindaci dei vari paesi colpiti, in prima linea per fronteggiare l’emergenza”.
c.s.