IL FATTO
Il conflitto scatenato da Putin sul territorio ucraiono sposta gli equilibri geopolitici e richiedeanche alll’Europa scelte rapide per la pace. Ma con quali prospettive?
«La mia preoccupazione è l’Europa, perché non sa fare né la guerra, né la pace. E questo consegna l’Ucraina alla tragedia. Se noi europei non facciamo la guerra, gli ucraini saranno uccisi e sconfitti. Ma saranno uccisi e sconfitti anche se non facciamo la pace». Così si è espresso in una delle ultime apparizioni in “Piazzapulita”, su La7, il direttore e fondatore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss, Alessandro Orsini.
Le sue posizioni “originali” sul tema della guerra gli sono valse grandi attenzioni sui social e numerose apparizioni nei talk show televisivi. Proprio qui, in particolare, oltre che per il contenuto “borderline” delle sue prese di posizione, ha catturato l’attenzione generale anche per la sua gestualità e per l’eloquio.
Entrando nel merito, ecco cosa ha detto a proposito di una possibile (e auspicabile) soluzione diplomatica in Ucraina: «La prima mossa – ha spiegato il sociologo – è smettere di demonizzare l’avversario politico, cioè rappresentarlo come un animale, cosa che ha fatto ad esempio il ministro Di Maio. La seconda mossa è normalizzare il nemico politico, cioè trasformarlo in una persona normale che, come noi, ha interessi economici e politici da difendere. L’ultima mossa è l’umanizzazione del nemico politico. Queste sono le tre pre-condizioni per poter sedersi al tavolo della pace. Ora, io vorrei fornire le prove per dimostrare che noi siamo esattamente come Putin. Se Putin è un mostro, allora lo siamo sicuramente anche noi».
La velata difesa di Putin, o comunque la sua “riabilitazione” sul piano diplomatico nonostante l’orrore di quanto da lui scatenato, ha portato Orsini al centro di molte invettive (una delle ultime, firmata da Gramellini sul Corriere della Sera). Ma lo studioso ha proseguito: «Quello che Putin ha fatto all’Ucraina noi l’abbiamo fatto in Iraq. Nel 2003 nel Consiglio di Sicurezza dell’Onu, composto da 15 Stati, solo 4 membri erano favorevoli all’invasione nell’Iraq (Spagna, Bulgaria, Usa e Inghilterra). E il presidente francese Chirac minacciò pure il veto. Quindi, Bush scavalcò il Consiglio di Sicurezza dell’Onu e prepotentemente fece una guerra illegale. In Iraq il 19 novembre 2005 un gruppo di marines americani sfondò le case degli abitanti di Haditha e ci fu una strage. C’è stato un processo, però i marines sono stati assolti. Il 19 dicembre 2021 è stato scoperto un documento segreto della Casa Bianca che consta di 1300 file, ognuno dei quali parla di civili massacrati dal 2014 in Siria, in Afghanistan e in Iraq. Pertanto, nella guerra Russia-Ucraina, noi dobbiamo fare la pace. Se il problema è che Putin sia un cane e uno schifoso, allora possiamo intenderci, sederci intorno a un tavolo e discutere di come salvare gli ucraini».