Ferrero in Ucraina un milione di euro per l’emergenza

Piano immediato dell’azienda per mettere al sicuro i dipendenti e le loro famiglie nelle zone colpite dalla guerra. E poi l’impegno sul campo assieme a Unicef. Sospese tutte le attività commerciali in Russia

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Un comunicato ufficiale pubblicato sul suo sito internazionale nella sezione delle news. Senza troppa enfasi, Ferrero ha annunciato il suo importante impegno al fianco di chi soffre in Ucraina per gli effetti della guerra scatenata da Putin. Al tempo stesso, tra le righe emerge il senso di allarme e il pericolo che hanno corso e stanno correndo tante persone che in quelle regioni fino a ieri hanno lavorato in condizioni di normalità.

La prima esigenza, sottolineata nelle prime battute del testo aziendale, è stata quella di assicurare appunto la sicurezza di tutte le persone che prestano servizio per Ferrero nelle zone di guerra, comprese ovviamente le loro famiglie. I territori, da Kiev fino a tante altre città ucraine, sono quelli dove in tempi di pace erano stati insediati importanti stabilimenti del brand di Alba. Questo da almeno una trentina d’anni.

L’azienda ha fatto sapere di aver aiutato tutti coloro che sono rimasti coinvolti in questa tragica emergenza (almeno un migliaio di persone) a raggiungere le zone di sicurezza, provvedendo con una dotazione di denaro, carburante, cibo, medicinali, generi di prima necessità e l’offerta di un rifugio.
Ferrero sta lavorando concretamente assieme all’Unicef per portare aiuti ai bambini e alle famiglie in Ucraina, con la donazione di un milione di euro che servirà ad assistere il più possibile ogni vittima della guerra garantendo le necessarie forniture di acqua potabile, coperte, cure mediche essenziali, kit di igiene personale oltre ad assistenza per la salute mentale e fisica.

Inoltre, questa attività è stata abbinata e integrata agli aiuti sul territorio già portati da diversi paesi europei e da altre sedi, con l’accoglienza dei rifugiati e le donazioni effettuate direttamente dai dipendenti. A seguito della chiusura temporanea degli uffici in Ucraina, sono state sospese tutte le attività non essenziali e i piani di sviluppo aziendale in Russia, in linea con le decisioni attuate dalla maggior parte delle altre aziende alimentari. Ciò include anche tutte le attività promozionali. «Valuteremo puntualmente – si legge nella nota – eventuali ulteriori iniziative mentre continuiamo a monitorare da vicino gli impatti di questa situazione drammatica e in rapida evoluzione, facendo del nostro meglio per salvaguardare la sicurezza delle persone supportando i colleghi che, impegnati sui mercati locali, si trovano a dover affrontare molte incertezze».