Domani, venerdì 25 marzo, alle 21,30, presso la sede del Lagnasco Group in via Santa Maria 2 a Lagnasco, Nuovi Mondi Festival e Terres Monviso, insieme a Eplì Mela – Lagnasco Group e Fruttinfiore, presentano Reinhold Messner in “Nanga Parbat. La mia montagna del destino”. Lo spettacolo prende spunto dall’omonimo libro in cui il più grande alpinista del mondo racconta il suo rapporto con l’ottomila himalayano, dove nel 1970, durante una spedizione, perse il fratello minore Gunther. In “Nanga Parbat. La mia montagna del destino”, Reinhold Messner presenta una delle vette più pericolose e affascinanti degli ottomila della catena dell’Himalaya. Per decenni gli 8.126 metri del Nanga Parbat hanno rappresentato un ambizioso e impervio traguardo per gli alpinisti di tutto il mondo e spesso sono stati teatro di tragiche scomparse. Nel corso di una spedizione nel 1970, il fratello minore di Reinhold Messner, Gunther, muore. Per anni il celebre alpinista è stato sospettato ingiustamente di non aver fatto il possibile per salvarlo. In seguito a questa vicenda il Nanga Parbat è diventato per Reinhold luogo di profondo e doloroso significato. Messner conquisterà poi la vetta del Nanga Parbat al secondo tentativo il 9 agosto del 1978, salendo nello stesso anno anche sul Kilimangiaro e sull’Everest. Nessun alpinista era stato prima di allora in grado di fare altrettanto. L’evento di Lagnasco si inserisce nel contesto del Terres Monviso Outdoor Festival, il salone che è stato organizzato dal 18 al 20 marzo nelle Terre del Monviso in collaborazione con Compagnia&Rete del Buon Cammino. I biglietti sono disponibili su www.mailticket.it. Per maggiori informazioni scrivere a [email protected] o [email protected] oppure visitare i siti Internet www.nuovimondifestival.it e www.visit.terresmonviso.eu. Alle 20,30, sullo stesso palcoscenico, avrà luogo la presentazione di Fruttinfiore, la manifestazione dedicata alla migliore produzione frutticola locale in programma a Lagnasco fino a domenica 27 marzo. Nell’immagine sopra: Reinhold Messner in cima al Nanga Parbat nel 1978.