Nuovo Direttore per la Struttura Complessa di Cardiochirurgia dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo: si tratta di Maurizio Roberto. La nomina segue quella del Direttore della Radiodiagnostica di una decina di giorni fa.
Il dottor Roberto, 59 anni, laureato a Torino con specializzazione e dottorato di ricerca a Milano, ha lavorato sempre al Centro Cardiologico Monzino di Milano, istituto di ricerca a carattere scientifico a esclusiva vocazione cardiovascolare, dove attualmente svolge incarichi di alta specializzazione, con competenze chirurgiche relativamente l’impiego di tecniche tradizionali, ma anche con particolare esperienza nel trattamento mininvasivo e nelle tecnologie innovative.
È inoltre autore di studi scientifici pubblicati dalle più autorevoli riviste internazionali e conta varie esperienze professionali all’estero, tra cui alcune in Canada e in Australia.
Impegnato nel sociale, nel 2007 è stato in Sudan con Emergency e nel 2013 ha fondato insieme ad alcuni colleghi la onlus Safe Heart, che realizza interventi cardiochirurgici nei Paesi poveri.
Novità in ambito cardiologico riguardano anche l’Asl Cn1. Il direttore generale Giuseppe Guerra, accompagnato dal direttore sanitario di Azienda Mirco Grillo, in un recente incontro ha infatti annunciato che all’Ospedale di Ceva, salvo imprevisti legati alla pandemia, verrà attivato un ambulatorio di Cardiologia, in funzione tre giorni la settimana a partire da maggio, e si procederà alla riapertura dell’Oculistica.
In apertura di riunione, Carlo Muzzulini, primario di Medicina Interna, nell’occasione in veste di presidente di Abacus (Amici di Busca e Amici di Ceva Uniti e Solidali Onlus), ha evidenziato la solidarietà dei cittadini, specie durante l’emergenza sanitaria, e ha messo l’accento sui recenti investimenti del sodalizio a favore del nosocomio cebano. Investimenti che, tra le altre cose, hanno consentito il raffrescamento del terzo piano di Medicina e l’installazione di tapis roulant per la Riabilitazione, oltre alla donazione di televisori per l’Hospice di Busca e l’Oncologia di Mondovì.
Il direttore generale Guerra ha inoltre sottolineato una problematica, quella relativa alla carenza di medici. Situazione abbastanza generalizzata negli ambiti di Medicina d’Urgenza, Oncologia e Medicina Interna. «Stiamo mettendo in atto – ha affermato – tutte le strategie possibili per portare nell’Asl Cn1 nuovi specialisti, ma la strada è in salita». Da segnalare che presto sarà bandito il concorso per la selezione del nuovo Direttore del Distretto di Mondovì-Ceva, assieme a quello di Fossano.
Il sindaco di Ceva Vincenzo Bezzone ha commentato: «La collaborazione con Mondovì è stata costruttiva. Oggi nessuno mette più in dubbio l’importanza di questo ospedale per un territorio vasto». Sulla stessa lunghezza d’onda il collega di Mondovì, Paolo Adriano, che ha osservato: «Ceva e Mondovì sono due porte dello stesso ospedale».
Si è poi parlato di sanità territoriale con Ceva che, attraverso la Casa di Comunità e una sezione di Ospedale di Comunità, contribuisce alla costruzione di un modello sempre più centrato sul rapporto ospedale- territorio. Lo ha rimarcato il sindaco di Garessio Ferruccio Fazio: «Il modello di una sanità territoriale è quello che serviva».
Infine, si sono analizzate le altre novità che riguardano l’Ospedale di Ceva: il potenziamento dell’ambulatorio di Ortopedia e, sul fronte Riabilitazione (l’attività è ripresa), «più spazi, personale e formazione di alto livello, creando una rete con altre realtà», come ha sottolineato il direttore Marco Quercio.