Turno da dimenticare quello di domenica scorsa per i giovani cuneesi della Vimark a Rivalta di Torino. La trasferta contro l’O.a.s.i. Laura Vicuna mette in evidenza in modo preoccupante i mali della Vimark.
I 28 punti di scarto finali sono lo specchio di una squadra che è stata sempre costretta ad inseguire, con la difesa in affanno sin da subito capace di subire ben 30 punti nel primo quarto, lasciando trovare ai torinesi il canestro con facilità, soprattutto dalla lunga distanza, con Balestrieri e Barbieri a spadroneggiare sul parquet.
Nel secondo quarto i biancoblu coach Maniscalco striglia i suoi e la difesa migliora, ma l’attacco “non gira” ed il riposo lungo sancisce un perentorio 46-31 per i padroni di casa con il misero bottino biancoblù di soli 14 punti nel periodo. Al ritorno in campo la “musica non cambia”, la difesa tiene ma l’attacco si rivela evanescente con iniziative personali che mantengono lo svantaggio ad un pesante (63-43).
L’ultimo quarto i padroni di casa, increduli di trovarsi di fronte un avversario tanto “morbido” azzannano la preda piazzando un break iniziale di 11-3 al 34’ determinante per il pesante passivo finale; i ragazzi di Cuneo non riescono più ad impensierire la squadra di casa che sicuramente ha saputo interpretare la miglior partita dall’inizio stagione cancellando uno scomodo “zero” in classifica, raggiungendo appunto gli stessi cuneesi.
Amaro lo sfogo di coach Maniscalco al termine del match: “Il discorso è molto semplice, quando si arriva alla partita con la testa sbagliata il risultato non può essere che questo. Siamo arrivati qui, ma non siamo entrati in campo mentalmente ed alla fine del 1° quarto, cioè in 10 minuti, abbiamo subito 30 punti. Da li in avanti non c’è stato più niente da dire e fare perché le partite non si rimettono in piedi quando in una sola frazione di gioco prendi così tanti canestri con questo atteggiamento. In settimana ci confronteremo, perché i miei ragazzi non valgono questo scarto contro questa squadra ed urge trovare un equilibrio mentale e fisico, perché l’impatto con questa serie seniores per molti sta risultando troppo pesante, non dal punto di vista fisico né tantomeno tecnico… è la testa che non è quella giusta ed è lì che adesso ci concentreremo!”.
c.s.