«La Valle Maira è una terra d’alte emozioni, diventata meta ricercata grazie all’idea di vacanza sostenibile»

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Giovanni Neyrone, presidente del Consorzio Valle Maira (foto in basso) commenta in tono positivo i risultati che attestano una crescita degli arrivi sul suo territorio.
«Dopo due anni di pandemia che ha imposto al nostro settore turistico una chiusura totale, la ripartenza successiva ha registrato numeri e valori che si sono palesati superiori agli anni precedenti. Una crescita legata alla buona risposta del cosiddetto turismo di prossimità, sostenuto in buona parte anche dagli abitanti della nostra Provincia che da sempre riservano amore per la nostra vallata. Un territorio che grazie alla sua anima antica, silenziosa e accogliente ha raccolto prima del lockdown, per il 50% dei suoi flussi turistici, visitatori stranieri in buona parte dalla Germania e dall’area del Nord Europa».
Un’attrazione legata secondo lei a quali fattori?
«Senza dubbio alla natura incontaminata e incantevole del nostro territorio e all’arte con in primis Elva e la parrocchiale affrescata da Hans Clemer. La nostra valle poi è riuscita a mantenere un ecosistema sostenibile: libera, verde e incontaminata, attira gli amanti dell’outdoor che desiderano scoprire paradisi nascosti e trovano accoglienza in strutture di piccole-medie dimensioni che dispongono al massimo di 60 posti letto».
Quali, Presidente i luogi irrinuciabili della Valle Maira?
«Partendo dalla basse valle c’è Dronero con la Riserva dei Ciciu del Villar. Poi c’è Elva, un’autentica perla; l’altopiano della Gardet­ta e Chiappera con la Rocca Provenzale. Paesaggi perfetti per avventurarsi in qualsiasi sport outdoor adatti a tutti i gradi di sportività. Lo scorso anno abbiamo implementato l’offerta anche con il servizio e-bike che quest’anno crescerà nel numero delle bici a disposizione».