La guerra in Ucraina e i rincari energetici spingono l’aumento dei costi correnti per la produzione della frutta a +51% e si sale addirittura al 67% per l’ortofloricoltura con un impatto traumatico sulle aziende agricole italiane. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati CREA in riferimento a Fruit Logistic 2022 di Berlino, la principale Fiera internazionale di settore al via da oggi, martedì 5 aprile.
Il comparto ortofrutticolo, vitale per l’economia cuneese, genera un fatturato di oltre 260 milioni di euro (senza contare l’indotto), interessando 3.500 aziende della Granda che producono circa 700.000 tonnellate di frutta su una superficie di 14.000 ettari.
Numeri importanti per un settore che nel corso dell’ultima annata – evidenzia Coldiretti Cuneo – è stato duramente colpito dal maltempo, in particolare dalle gelate dell’aprile 2021 e dalle grandinate estive, che hanno causato perdite del 70% per albicocche e mele e fino al 100% per pesche, pere, susine e kiwi.
“Oggi i rincari di energia, carburante, materie prime, fertilizzanti ed imballaggi, arrivati addirittura al +72%, pesano sui nostri produttori frutticoli, spesso costretti a lavorare sotto costo. Occorre lavorare ad accordi di filiera con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali” dichiara Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.
“Non dimentichiamo che, a pochi giorni da Pasqua 2022, i nostri frutticoltori stanno ancora aspettando i pagamenti per l’annata 2021: un meccanismo assurdo, quello delle liquidazioni, che impedisce ai produttori di programmare le future attività e molto spesso li espone a pagare gli errori lungo tutta la filiera” rimarca Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo. Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it
c.s.