Ascanio Celestini a Cuneo per BioDiversity/Esseoesse.net Onlus

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Nell’ottobre 2015 inaugurava a Cuneo lo spazio BioDiversity, ottenuto con capitali privati e ristrutturato dall’ass.ne Esseoesse.net Onlus totalmente in bioarchitettura, in una zona strategica per la vita culturale della città, tra museo civico, teatro municipale e università.

 

L’associazione, che finalmente acquisisce una sede adeguata alla proposta artistico culturale e di prevenzione e benessere che porta avanti da sempre, è nata a Cuneo nel 1998 e propone fin da subito originali progetti artistici che coniugano i linguaggi espressivi delle arti con la salute e l’interazione sociale.
Registi, danzatori, formatori di discipline psicocorporee, attori e fotografi che la animano sono cuneesi e non che si sono formati lavorando sul campo e studiando in realtà artistiche italiane ed estere d’avanguardia.

 

A due anni dall’apertura della sede, attraverso iniziative di crowdfunding di successo, come Family4Family, ritratti di famiglia nei musei della città, l’associazione riesce a portare a Cuneo il narratore, autore, regista, cantante e scrittore Ascanio Celestini con Pueblo, il suo ultimo spettacolo, ad appena tre settimane dal debutto al Romaeuropa festival. Pueblo andrà in scena al teatro Toselli di Cuneo venerdì 10 novembre alle ore 21. Accompagnato dalla fisarmonica di Gianluca Casadei, l’attore romano per un’ora e mezza ci mitraglierà di parole per raccontarci la vita quotidiana della gente comune nella complessità del mondo contemporaneo, con intelligenza ed ironia, senza fare sconti a nessuno. Gli spettacoli di Ascanio Celestini nascono da percorsi di ricerca antropologica e teatrale attraverso interviste e laboratori rivolti a persone che non hanno voce, gli operai dell’Italia degli anni ‘50 e ‘60, i protagonisti meno noti della guerra di liberazione, quelli della vita reclusa negli ospedali psichiatrici, pazienti ma anche operatori, e tutte le persone la cui vita non fa notizia ma è densa di umanità. Con la trilogia inaugurata con lo spettacolo Laika nel 2016, di cui Pueblo è il secondo tassello, dà voce all’uomo medio che c’è in ognuno di noi, con la sua voglia di omologarsi, di essere accettato, con le sue necessità quotidiane che sempre più lo imprigionano.