Per Ancalau 2022 un pieno di idee e la vetrina Forbes

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Ancalau nel dialet- to dell’Alta Langa è colui che osa, che vince la timidezza e vola in alto. Quale nome più azzeccato quindi per un premio che valorizza le start up e permette loro di decollare? Perché questo è proprio Ancalau, il riconosci- mento alle “Start Up Giovani”, arrivato quest’anno all’ottava edizione e organizzato dal comune di Bosia e dall’Associazione Culturale Ancalau, fin dall’origine in stretta collaborazione con Eataly e supportato oggi anche da Banca d’Alba, dalla Rivista IDEA, dal quotidiano La Stampa, dalla Fondazione Crc e da Fontanafredda. “Ancalau” è lo spirito delle popolazioni dell’Alta Langa, che trova nel piccolo paese di Bosia un’ancor viva tradizione, radicata nella cultura e nelle vicende di una popola- zione che vide nel diciassette- simo secolo il proprio villag- gio travolto da un’enorme frana e seppe cominciare da capo, ricostruendo con osti- nazione e sacrificio il proprio paese. Nasce da qui la fama degli “Ancalau di Bosia”, piccolo borgo che ha dato poi nel tempo i natali a un sorpren-dente numero d’inventori e innovatori.
Il bando è online sui siti dei partner Eataly e Banca d’Alba, su quello del Comune di Bosia e naturalmente sul sito www.premioancalau.it e sulla pagina Facebook del premio stesso. La premiazione sarà domenica 19 giugno, a Bosia.
«È un premio importante, l’unico così ben strutturato. Credere nei giovani è fondamentale, a noi ha dato fiducia per andare avanti vedere che qualcuno aveva creduto in noi» dice Mauro Musarra, vincitore insieme agli altri 5 ragazzi che compongono il team del Progetto Algor dell’edizione dell’anno scorso. Algor è la prima web app rivolta agli studenti che soffrono di disturbi dell’apprendimento, consentendo loro di creare in modo automatico, organizzare e modificare mappe concettuali, grazie a un sofisticato algoritmo di intelligenza artificiale. Mauro Musarra è un giovane studente messinese del Politecnico di Torino. Ha sviluppato il progetto insieme con un team formato da cinque compagni di università grazie all’incubatore di imprese innovative I3P. «Il premio di 10 mila euro è stato interamente investito per migliorare l’accessibilità dell’app e aggiun- gere nuove funzionalità. Una grande opportunità che ci ha consentito di crescere.
L’edizione 2022 del premio parte con un’ottima notizia che conferma l’importanza dell’iniziativa: Forbes, la pre- stigiosa rivista internazionale del business e della cultura, ha eletto i 6 vincitori del Premio Ancalau 2021 tra i 100 gio- vani talenti italiani.

nostra aspirazione è quella di migliorare la vita delle perso- ne grazie all’intelligenza arti- ficiale, automatizzando alcu-ne attività meccaniche e ripe- titive che ogni giorno portano La settima edizione del pre- mio arriva in un momento decisamente non semplice per il quadro economico e
politico nazionale ed internazionale. «Qualsiasi cosa è in grado oggi di far indugiare sulle decisioni e del quadro attuale e globale non ci nascondiamo la gravità – dice il sindaco Ettore Secco – ma noi crediamo che sarebbe un grave errore farci frenare nelle attività positive. Così abbiamo deciso di continuare con fermezza a organizzare il premio e l’intera mole di grandi e piccoli eventi della giornata. Ci incoraggia la noti- zia dei “6 Ragazzi Ancalau” designati da Forbes: è una soddisfazione grande per me e per il Comune di Bosia esse- re arrivati a tanto. Anche per questo a fermarci non ci pen- siamo nemmeno».
Un risultato che commenta positivamente anche Silvio Saffirio, presidente dell’Associazione culturale Ancalau:
«Sei su 100 fa il 6% di quota Ancalau dei giovani talenti nazionali designati dal giorna- le Forbes. Se qualcuno ci offrisse il 6% di rendimento su un investimento, lo trove- remmo interessante, no? Bene: il Premio Ancalau giun- ge quest’anno all’ottava edi- zione con questo risultato. Direi che è stato un buon investimento di impegno e di fatica ed esorterei soprattutto i giovani a entrare in lizza con le loro idee. Ai più anziani ancora presenti e influenti dovunque, amanti di uno sta- tus quo muffito, invece sug- gerirei di lasciarsi sognare, di estinguere i particolarismi da cortile, da frazione, da borgo e da vallata. È la sola cosa che ancora frena le energie di questo territorio di grandi pro- spettive e di infrequenti capa- cità».