Dopo l’Ospedale di Verduno e l’Autostrada Asti-Cuneo c’è un’altra partita che spinge il territorio a unire le forze. È quella per il ponte di Pollenzo sul fiume Tanaro, lungo la trafficatissima Strada Provinciale 7.
Dopo le opere di consolidamento effettuate nel 2018, l’infrastruttura necessita di ulteriori interventi di messa in sicurezza, per i quali, nei mesi scorsi, erano già stati stanziati tre milioni di euro. Oggi, tuttavia, gli interventi preventivati paiono dei “palliativi”: pur contrastando il fenomeno di erosione dei basamenti, questi lavori non risolverebbero del tutto i problemi di sicurezza del ponte, che dipendono soprattutto dalla sua scarsa larghezza. A questo punto, potrebbe essere addirittura preferibile programmare un completo rifacimento del ponte (seppure più costoso).
Lo hanno evidenziato i rappresentanti delle istituzioni che venerdì scorso, su iniziativa del senatore priocchese Marco Perosino, si sono incontrati proprio nei pressi del viadotto che sorge ai piedi del nuovo presidio ospedaliero Alba-Bra.
Oltre a Perosino, erano presenti, tra gli altri, Alberto Cirio (presidente della Regione Piemonte), Federico Borgna, Massimo Antoniotti e Bruna Sibille (rispettivamente presidente, vicepresidente e consigliere della Provincia di Cuneo), Gianni Fogliato e Luciano Messa (sindaco e assessore del Comune di Bra) e Maria Luisa Ascheri (primo cittadino di La Morra). «Considerata la complessità tecnica degli interventi da eseguire con i tre milioni già stanziati – ha osservato Perosino -, sarebbe preferibile destinare quella somma al rifacimento totale dell’opera; opera che peraltro rappresenta uno degli snodi principali della viabilità cuneese».
Nello specifico si tratterebbe di rimpiazzare il ponte attuale (che andrebbe poi abbattuto) con un viadotto più moderno, largo, robusto e sicuro. «Per realizzare questo intervento occorrono chiaramente risorse aggiuntive – ha aggiunto il Senatore – ma è opportuno attivarsi, anche perché, a differenza di qualche anno fa, ci sono maggiori somme di denaro pubblico a disposizione degli enti locali».
Secondo le prime stime, costruire il nuovo ponte costerebbe circa 12 milioni di euro. Immaginando di destinare alla ricostruzione dell’infrastruttura i 3 milioni di euro già disponibili, significherebbe dover reperire ulteriori 9 milioni di euro. Dove trovarli?
Il presidente Cirio ha risposto: «Questo è un tratto nevralgico della viabilità del Cuneese. Per questo abbiamo avviato un ragionamento volto a individuare le risorse necessarie. Lavoreremo tutti insieme per capire come reperirle. L’impegno da parte mia e della Regione c’è». In attesa di sviluppi e di ulteriori riunioni allargate anche agli altri sindaci del territorio, una via percorribile potrebbe essere quella di legare l’intervento a uno dei lotti autostradali in fase di costruzione.